(ACG 44 (2000) 7-43). (ACG 44 (2000) 7-43). leggi tutto. Circondato dai suoi discepoli Benedetto in preghiera passa dalla terra al cielo(Montecassino, miniatura del secolo undicesimo). I Dialoghi riferiscono che spirò in piedi, con le braccia sollevate in preghiera verso il cielo. Quest'ultimo, inoltre, deve impegnarsi a fornire il necessario. La vita e i miracoli di S. Benedetto. I Capitoli dal XXIII al XXX trattano delle violazioni alla Regola e stabilisce una scala graduale di pene: ammonizione privata; reprimenda pubblica; separazione dai confratelli durante i pasti ed in ogni altra occasione; flagellazione; espulsione da adottare solo come ultima risorsa, quando ogni altro mezzo per richiamare il monaco è risultato vano. Benedetto nacque nel 408 circa a Norcia, una cittadina della Valnerina, in Umbria. Attiva/disattiva navigazione. La ‘Vita’ ce lo mostra dapprima quale membro di un gruppo di asceti che vivevano a Enfide (oggi Affile), a est di Roma; poi -per un periodo di tre anni- come asceta solitario a Subiaco. A differenza di altre figure monastiche del quinto secolo, San Benedetto non è menzionato da nessuno dei suoi contemporanei; l’unica fonte a nostra disposizione per conoscere la sua figura sono i “Dialoghi” di papa S. Gregorio Magno, un’opera in quattro libri scritta verso il 593-594, dove il libro secondo è completamente dedicato a Benedetto. L’unico testo che ci parla di Santa Scolastica è il secondo libro dei “Dialoghi” di papa Gregorio Magno (590-604).Ma i Dialoghi sono soprattutto composizioni esortative - che propongono ai fedeli esempi di santità, mirando ad appassionare e a commuovere - senza ricercare però il dato esatto e la sicura referenza storica. FINSIEL, Rivisto e corretto in base alla versione di A. Lentini (“La Regola” Pubblicazioni Cassinesi) De Vita Cisterciensi Hodierna. La vita della sorella di Benedetto da Norcia. Il Capitolo XXI impone la nomina di un "decano" ogni dieci monaci e prescrive anche come i decani devono essere scelti. FINSIEL, Rivisto e corretto in base alla versione di A. Lentini (“La Regola” Pubblicazioni Cassinesi) De Vita Cisterciensi Hodierna. Vita di san Benedetto e la Regola, Libro di Gregorio Magno (san). Benedetto nacque a Norcia nel 480. La vita di san Benedetto [Mckenzie, John L.] on Amazon.com. Qui donò ai suoi monaci la Regola, e vi morì, secondo la tradizione, il 21 Marzo dell’anno 547, quaranta giorni dopo la scomparsa di sua sorella Scolastica con la quale ebbe comune sepoltura. Ogni monaco, inoltre, deve avere abiti di ricambio per permettere che siano lavati. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora (“Prega e lavora”).. Dalla grotta al monastero Il monachesimo benedettino ricevette dal suo fondatore una Regola che, grazie al suo equilibrio e alla moderazione, sarebbe rimasta per secoli il modello per eccellenza di vita monastica. Il Capitolo XXXIII proibisce ai monaci il possesso privato di qualsiasi bene senza il permesso dell'Abate. Il Capitolo II descrive le qualità che devono caratterizzare l'Abate, raccomandandogli di non dimostrare preferenze verso i suoi monaci, fatti salvi meriti particolari, avvertendolo allo stesso momento che è responsabile della salvezza delle anime che gli sono affidate. Benedetto fu il fondatore dell’ordine benedettino. La Regola L a vita e le opere di San Benedetto. Queste poche righe sono un piccolissimo riassunto del libro II° dei "Dialoghi" di S. Gregorio Magno, e vogliono solo essere un invito alla lettura del testo completo, edito da numerose Case editrici.. I principi ispiratori. Dopo due mesi gli si chiedeva con fermezza se accettava di stabilirsi in quel cenobio e di non uscirne più per tutta la vita: “Se prometterà d’essere perseverante nella sua stabilità, dopo che sono passati due mesi gli si legga per ordine questa Regola e gli s dica: ‘Ecco la legge sotto la quale vuoi militare; se puoi osservarla, entra; se non puoi, va’ pure via liberamente’“(9) Il Monastero di Subiaco, costruito sulla stessa parete rocciosa dello speco di Benedetto. Il Capitolo V prescrive una obbedienza pronta, gioiosa e assoluta al superiore e definisce l'obbedienza come il primo grado dell'umiltà. I dialoghi di San Gregorio Magno. Daniele Zumbo. E siccome i miracoli compiuti da San Benedetto erano, per così dire, il traboccare della sua preghiera, non si può sottovalutare il posto della preghiera nella sua vita. Il Capitolo LV regola l'abbigliamento dei monaci che deve essere sufficiente sia in quantità e qualità, semplice ed economico, adatto al clima ed alla località secondo quanto stabilito dall'Abate. La "Regola", inoltre, viene comunemente ritenuta il fondamento del monachesimo occidentale, nonché una sintesi insuperata del messaggio cristiano; essa fa del suo autore il maestro dei popoli quanto mai attuale in questo Terzo Millennio. Vita di san Benedetto e la Regola. Qui donò ai suoi monaci la Regola, e vi morì, secondo la tradizione, il 21 Marzo dell’anno 547, quaranta giorni dopo la scomparsa di sua sorella Scolastica con la quale ebbe comune sepoltura. SAN BENEDETTO. Il Capitolo XXXVIII prescrive l'ascolto della lettura delle, I Capitoli XXXIX e XL regolano la quantità e qualità del cibo: due pasti al giorno durante i quali si consumano due piatti di cibo cotto ciascuno. Citazioni dei pensieri, aforismi e frasi di San Benedetto da Norcia, tratte dalla celebre regola dettata dal Santo ispirato da Dio, come guida per dirigere il cammino di vita di coloro che decidono di seguirla accompagnati da una fede gioiosa. LA GIOVENTU’ DI SAN BENEDETTO DA NORCIA. TROVA. Il Capitolo LXV permette, se necessario, la nomina di un Priore (il vice dell'Abate) ma avverte che sia completamente sottomesso all'Abate che può ammonirlo, deporlo dall'incarico o espellerlo in caso di cattiva condotta. Thanks for Sharing! La vita della sorella di Benedetto da Norcia. Per leggere il testo integrale cliccare qui.. L'anno di nascita di s. Benedetto non è storicamente certo, ma la tradizione lo colloca nel 480 a Norcia. Il Capitolo XIX sottolinea la reverenza che si deve tenere in presenza di Dio. Se continui la navigazione ne accetti l'utilizzo. Il Capitolo LXVII istruisce i monaci in viaggio. L’unico testo che ci parla di Santa Scolastica è il secondo libro dei “Dialoghi” di papa Gregorio Magno (590-604).Ma i Dialoghi sono soprattutto composizioni esortative - che propongono ai fedeli esempi di santità, mirando ad appassionare e a commuovere - senza ricercare però il dato esatto e la sicura referenza storica. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora ("Prega e lavora"). Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 1 feb 2021 alle 22:40. Prima di esporre alcuni fatti significativi della vita del Santo, è necessario sottolineare che questa opera di Gregorio Magno non deve essere intesa secondo la categoria odierna di ‘opera storica’ o di ‘biografia’; tale ‘Vita’, infatti, si propone di mettere in rilievo il carisma profetico e il potere di operare miracoli di Benedetto proprio perchè tali carismi sono le caratteristiche degli uomini di Dio, così come vengono descritti nella Bibbia. Il santo che unì il lavoro alla preghiera Benedetto fu il fondatore dell'ordine benedettino. Il Capitolo LXIX vieta ai monaci di prendere le difese di un altro monaco. I bambini al racconto della sua vita apprendono come la vita di San Benedetto fu alternata tra preghiera e lavoro in un’atmosfera di reciproco aiuto e fratellanza. Infatti, la preghiera era una caratteristica centrale nella sua vita, ed egli si aspettava che essa fosse la caratteristica centrale anche nella vita dei suoi monaci. Gli abiti vecchi, infine, devono essere messi da parte per i poveri. Nuovo a partire da. San Benedetto da Norcia e la Regola benedettina. Il Capitolo LXX proibisce che lottino tra loro. Santi di oggi 24 novembre 2020. La regola di San Benedetto era pensata bene perché era chiara ed equilibrata e teneva conto di chi è più giovane o malato e il variare del clima,per questo ha avuto un grande successo. Dopo un primo momento di coesistenza con altre legislazioni monastiche, la Regola di san Benedetto finì per prevalere ed essere adottata in tutti i monasteri, in forza della sua intrinseca validità. Papa Gregorio I, Vita di san Benedetto e la Regola, ed. VII. Il Capitolo XX stabilisce che le preghiere in comune siano brevi. che, a detta del suo biografo San Gregorio Magno, ‘è degna di nota per la sua discrezione’ (oggi si potrebbe forse dire: moderazione). Ma questa nostra “guida” è ispirata alla Regola di San Benedetto, padre del monachesimo. San Benedetto e la regola benedettina San Benedetto, del quale abbiamo notizie attraverso l'opera di Gregorio I, i Dialoghi, dopo aver fondato alcune piccole comunità a Subiaco, ne fondò un'altra a Montecassino nel 529. L’opera di Benedetto e, in modo particolare, la sua Regola, norma di vita per tutti i monaci, si rivelarono apportatrici di un autentico fermento spirituale, che … Visualizza tutti i formati e le edizioni. Nel corso degli anni ne sono apparse ben due nuove edizioni (1980, 1994). Sconto 5% e Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Come incenso salga a te la mia preghiera (Sal 141,2) Monache Carmelitane di Carpineto Romano. Ne deriva quindi che i fatti narrati nella vita di San Benedetto hanno un intento simbolico, quale, ad esempio, mostrare che una vita feconda scaturisce da ciò che potrebbe -a prima vista- apparire sterile; che la vita procede dalla morte; che la persona che cerca la propria santificazione diventa uno strumento di Dio per il bene dell’umanità, ecc. Le famiglie cristiane di oggi cercano di essere come i monasteri del V secolo – isole di pace, amore e rispetto nei confronti di Dio, circondate da un ambiente ostile, barbaro ed empio, che vive di rovine e saccheggi. Motto benedettino “ ora et labora ” viene unanimemente considerato il miglior viatico che il lavoro manuale potesse ricevere, quand’era ancora oppresso dalla condanna biblica per il peccato originale (“Mangerai il pane con il … In ogni caso l'espulso deve essere nuovamente accettato su sua richiesta. Il Capitolo XLVII affida all'Abate il dovere di chiamare i fratelli al "Mondo di Dio" e di scegliere chi deve cantare o leggere. a cura dei PP. San Benedetto da Norcia fu il santo che unì il lavoro alla preghiera e il fondatore dell’ordine benedettino.Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora (“Prega e lavora“).. San Benedetto da Norcia: la vita. Acquistalo su libreriauniversitaria.it! La Regola dell'Ordine di San Benedetto, o Regola benedettina, in latino denominata Regula monachorum o Sancta Regula, dettata da San Benedetto da Norcia nel 534, consta di un Prologo e di settantatre capitoli.. LA E LA . La regola si rivolge solo ai primi. Il Capitolo LXIV stabilisce che l'Abate sia eletto dai suoi monaci che lo devono scegliere per la sua carità, zelo e discrezione. I Dialoghi riferiscono che spirò in piedi, con le braccia sollevate in preghiera verso il cielo. Scopri Vita di san Benedetto e la Regola di Gregorio Magno (san): spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon. San Benedetto, abate di Aniane, che propagò la regola di san Benedetto, affidò ai monaci le consuetudini da osservare e si adoperò molto per il rinnovamento della liturgia romana. Vita e opere. Estratto da "Opere di Gregorio Magno – Dialoghi", Introduzione a cura di Benedetto Calati, O.S.B. La Regola di San Benedetto Cominciò a incontrare sempre più favore a partire dal VII secolo, fino ad affermarsi pienamente con il pontificato di Gregorio Magno (590-604). La Regola di vita che egli propone ai monaci, cioè a quelli che come lui sono in costante ricerca di Dio, non ha messo su una ruga in tutti questi secoli. San Benedetto da Norcia, biografia e Regola. La Regola - La Vita sono su eBay Confronta prezzi e caratteristiche di prodotti nuovi e usati Molti articoli con consegna gratis! La Regola di san Benedetto: Ora et labora. Per questa ragione i monasteri benedettini sono considerati un laboratorio di. Vita di san Benedetto e la Regola libro, Gregorio Magno (san), Città Nuova, gennaio 2001, San Benedetto da Norcia - LibreriadelSanto.it. San Benedetto da Norcia, biografia e Regola. Il santo che unì il lavoro alla preghiera Benedetto fu il fondatore dell'ordine benedettino. Pontificio ateneo Sant'Anselmo, Sito ufficiale dell'Ordine di San Benedetto, benedettine dell'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, benedettine di Nostra Signora del Calvario, Canonici regolari di Sant'Agostino confederati, Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Regola_benedettina&oldid=118381343, Collegamento interprogetto a Wikisource presente ma assente su Wikidata, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Li esorta, inoltre, ad essere un esempio di umiltà per tutti e stabilisce che esercitino il loro ministero solo con il permesso dell'Abate. Il Capitolo XXXIV prescrive la giusta distribuzione di quanto necessario alla vita del monaco. La Regola di San Benedetto e la sua vita scritta da San Gragorio Magno sono disponibili in formato eBook in Patristica. Studiò le regole di san Basilio, san Benedetto, san Colombano, san Pacomio, ecc. Il Capitolo I definisce i quattro tipi principali di monachesimo: Girovaghi, monaci viandanti che vivono andando da un monastero all'altro portando discredito alla professione monastica. Preghiera ... L’ideale comunitario è fortemente accentuato nella Regola di San Benedetto, ed è un ideale che propone ed esalta il primato della persona rispettata e amata nella propria dignità umana fatta ad immagine e somiglianza di Dio. É un dato universalmente riconosciuto che la cristianizzazione dell’Europa nel Medio Evo fu opera dei monaci; come è pure generalmente riconosciuto che tale processo infuse nella nuova cultura europea non pochi dei valori ‘benedettini’ contenuti nella Regola, quali ad esempio: il lavoro manuale inteso non più come incombenza per schiavi ignoranti, ma come occupazione umanamente gratificante, anzi altamente santificante; un concetto tutto nuovo nella relazione tra sacro e profano, che a quel tempo erano visti come due princìpi diametralmente opposti, ecc. I Capitoli L e LI contengono regole per i monaci che lavorano nei campi o sono in viaggio. I Capitoli XXXI e XXXII stabiliscono le qualità del monaco "Cellario" e di altri responsabili per curare i beni del monastero, da trattare con la stessa cura dei vasi sacri dell'altare. Vita di S. Benedetto e la Regola » (una biografia atipica, in qua nto senza date) che questo Padre della Chiesa ha lasciato due grandi opere immortali: la Regola dei m onaci ed il Monastero di Montecassi-no, nonché esempi concreti di una persona che “non ha affatto insegnato dive rsamente da come è vissuto”. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora ("Prega e lavora"). Il Capitolo LXXII è una breve esortazione allo zelo ed alla carità fraterna. È questa la tesi di un libro del 2014 del sacerdote benedettino Massimo Lapponi intitolato San Benedetto e la Vita Familiare. Usato da. Indice dei capitoli della Regola di S. Benedetto: Prologo Capitolo I - Le varie categorie di monaci Capitolo II - L'Abate Capitolo III - La consultazione della comunità Capitolo IV - Gli strumenti delle buone opere Capitolo V - L'obbedienza Capitolo VI - L'amore del silenzio Capitolo VII - L'umiltà Capitolo VIII - L'Ufficio divino nella notte Capitolo IX - I salmi dell'Ufficio notturno Capitolo … Una. Qui Benedetto visse fino alla sua morte, avvenuta tra il 546 e il 547. ... La regola di San Benedetto. Qui elaborò la Regola, basandosi sulle Sacre Scritture, sulla tradizione monastica e su quella ascetica. Pubblicato da Città Nuova, collana Minima, dicembre 1996, 9788831114035. La vita di san Benedetto (da Norcia) Gregorio Magno. È uno di quegli uomini che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della Chiesa e della civiltà umana. Se, però, vogliamo trovare dimora sotto la sua tenda, ossia nel suo regno, ricordiamoci che è impossibile arrivarci senza correre verso la meta, operando il bene. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora (“Prega e lavora”).. Dalla grotta al monastero Camald.Città Nuova Editrice 2000 . Ciò detto, ecco i fatti più salienti nella vita del santo. Il Capitolo XXII regola tutto quanto concerne il "dormitorio". E come aveva predisposto, fu sepolto accanto alla sorella Scolastica, che l’aveva preceduto in cielo poco più di un mese prima. Città nuova, 2001, ISBN 88-311-1403-4 ( DE ) Anselm Grün, Benedikt von Nursia , Freiburg in Breisgau 2006 Adalbert de Vogüé: Art. Il primo miracolo 2. Copertina rigida. – è un punto di riferimento valido anche oggi, in quanto concentrato di sapienza, di radicamento nella Sacra Scrittura; in essa si equilibra armonicamente il rapporto verticale tra Dio e l’uomo che, necessariamente, diventa orizzontale tra l’uomo e il suo simile. Le migliori offerte per San Benedetto. Le Guerre Puniche. Il Capitolo LII limita l'uso dell'"oratorio" alle sole orazioni. Santa Scolastica, San Mauro, San Placido, Imitazione di Cristo, Lettera a Diogneto, Maria alla lettura di Cristo, San Giuseppe, Sant'Anna, San Gioacchino, Storia del monachesimo, Monachesimo ed ecumenismo, Regole monastiche, Vita dei Padri del Giura, Padri della Chiesa, Il Prologo definisce i principi della vita religiosa (soprattutto la rinuncia alla propria volontà ed il proprio affidamento a Cristo) e paragona il monastero ad una "scuola" che insegna la scienza della salvezza, cosicché perseverando nel monastero fino alla morte, i discepoli possono "meritare di divenire parte del regno di Cristo". Con la sua vita e la sua Regola san Benedetto proclama che la pace non è una semplice condizione di benessere; che essa non è neppure garantita da una equa spartizione e condivisione dei beni, ma che è l’esperienza di una comunione d’amore, l’incontro con una Persona che ci ama, con Gesù Cristo, Colui che è in persona nostra pace (cf. San Benedetto, abate di Aniane, che propagò la regola di san Benedetto, affidò ai monaci le consuetudini da osservare e si adoperò molto per il rinnovamento della liturgia romana. Al riguardo, la Regola dice che ‘nulla deve essere considerato più importante della preghiera in comune della comunità’. Il Capitolo LXXI incoraggia i monaci ad essere obbedienti non solo verso l'Abate ed i superiori ma anche reciprocamente. Dopo un’amara esperienza alla guida di un gruppo di monaci che l’avevano voluto come loro superiore, ma che poi mostrarono di non avere alcuna intenzione di vivere una vita cristiana impegnata, Benedetto tornò a Subiaco, dove, in breve tempo, fu circondato da numerosi discepoli per i quali eresse dodici monasteri, ognuno dei quali composto da dodici monaci. Il Capitolo LXXIII è l'epilogo dove si dichiara che la Regola non è proposta come un ideale di perfezione, ma solo come uno strumento per avvicinarsi a Dio ed è intesa principalmente come una guida per chi comincia il suo cammino spirituale. Indice - Inizio del libro 1. San Benedetto di Norcia (480 – 547) è il padre di tutto il monachesimo benedettino. by Francesco Leopoldo Zelli-Jacobuzi Benedict. La Regola di San Benedetto – all’avanguardia se consideriamo la data di stesura! Il Capitolo III decreta l'obbligo da parte dell'Abate di convocare i confratelli per consultarli sugli affari importanti per la comunità. Tra i vari concetti chiave e luoghi comuni del monachesimo benedettino – ora et labora, stabilitas loci, habitus non facit monachum – ve n’è uno meno noto, seminascosto tra le righe della Regola di san Benedetto da Norcia [1]. Il Capitolo LVIII stabilisce le regole per l'ammissione dei "postulanti" la cui volontà deve essere posta a dura prova. La Regola dell'Ordine di San Benedetto, o Regola benedettina, in latino denominata Regula monachorum o Sancta Regula, dettata da San Benedetto da Norcia nel 534, consta di un Prologo e di settantatre capitoli.. Prezzo Amazon. I Capitoli dal IX al XVIII si occupano di regolare l'. appendice finale, che Benedetto sfuma e arricchisce il quadro del La Nelle pagine seguenti forniamo l’elenco dei 73 capitoli di cui è composta la Regola di S. Benedetto, nella versione originale in latino con testo a fronte in italiano; questo per facilitare la comprensione dell’importanza che la Regola ha avuto (e relazioni fraterne, chiusa da un epilogo (e. Il Capitolo LXVIII ordina che tutti eseguano gioiosamente quanto viene loro comandato, per quanto difficile possa essere il compito affidato. Essa consta di un prologo e di 73 capitoli e rappresenta la sintesi più matura delle esperienze monastiche precedenti. San Benedetto da Norcia (Norcia, 480 circa - Montecassino 547 circa), fondatore dell'ordine dei Benedettini. LA MEDAGLIA DI SAN BENEDETTO La Regola di San Benedetto è la norma che il santo patrono d’Europa ha stabilito per le sue comunità monastiche, che dovevano preservare la civiltà, la cultura e in generale la pace e l’amore in un contesto di violenza, corruzione e saccheggio, con l’Impero Romano ormai affondato e gli ostrogoti e altri barbari che si insediavano tra le rovine. Il santo che unì il lavoro alla preghiera. La regola di San Benedetto era pensata bene perché era chiara ed equilibrata e teneva conto di chi è più giovane o malato e il variare del clima,per questo ha avuto un grande successo. REGOLA DI SAN BENEDETTO in concordanza con "La Vita Cistercense odierna" RB : Testo estratto dal CD-ROM “Montecassino” ed. Declaratio Capituli Generalis Ordinis Cisterciensis. I Capitoli dal XLIII al XLVI trattano degli errori veniali (ad esempio arrivare in ritardo alle preghiere o ai pasti) e stabilisce le relative penitenze per i trasgressori. Per la gran parte fanno riferimento (o nello spirito o nella lettera) alle. Il Santo di oggi 12 Febbraio: San Benedetto di Aniane, Abate. $2.99 . cos'e' la regola di san benedetto Regola San Benedetto . Verifica la disponibilità e ritira il tuo prodotto nel Negozio più vicino. Qui scrisse la Regola che presto venne adottata in molti altri monasteri. Questo Commento alla Regola di S. Benedetto fu pubblicato per la prima volta nel 1947 da don Anselmo Lentini (1901-1989), monaco di Montecassino, illustre latinista e notissimo studioso della letteratura cassinese medievale. Se però è espulso per tre volte, allora ogni sua richiesta può essere ignorata. Essa consta di un prologo e di 73 capitoli e rappresenta la sintesi più matura delle esperienze monastiche precedenti. Vita di San Benedetto e la Regola Copertina rigida – 1 gennaio 1986. di San Gregorio Magno (Autore) 4,2 su 5 stelle 5 voti. Il Capitolo LVI stabilisce che l'Abate mangi con gli ospiti. La trovate cliccando qui. Il Capitolo VI tratta del silenzio, raccomandando moderazione nell'uso della parola, ma non proibisce la conversazione quando è utile o necessaria. San Benedetto occupa un posto unico nella storia del monachesimo occidentale, specialmente per la composizione della Regola. LA MEDAGLIA DI SAN BENEDETTO Questo sito utilizza cookie di profilazione. Scrisse la sua Regola a Montecassino verso l’anno 530 circa. Declaratio Capituli Generalis Ordinis Cisterciensis. Il Capitolo XLIX stabilisce gli adempimenti per la. Massimo Moltrasio il 18 aprile 2011 alle 18:11 ha scritto:. La vita di San Benedetto scritta da San Gregorio Magno è veramente interessante e istruttiva e si legge facilmente. Benedetto fu il fondatore dell’ordine benedettino. San Gregorio riconosce che il lettore poteva aspettarsi qualcosa in più, e dice: “Se qualcuno vuole conoscere in modo più particolareggiato lo stile di vita del santo, potrà trovare nell’istruzione della Regola tutti i documenti del suo insegnamento, perchè sicuramente quest’uomo di Dio non ha proposto nessun insegnamento senza prima averlo messo in pratica nella sua vita”. San Benedetto scrisse una Regola per monaci (chiamata nel corso dei secoli: Regula monasteriorum, Regula monachorum, Regula Sancti Benedicti, ecc.) In occasione di un viaggio al monaco devono essere messi a disposizione abiti di migliore qualità. Benedettini di Subiaco. Dopo aver constatato che questi monasteri risultavano profondamente radicati, Benedetto, con alcuni discepoli, lasciò tale regione e si trasferì in cima al monte sovrastante Cassino (a circa 120 chilometri da Roma sulla strada verso Napoli) dove eresse appunto la famosa abbazia di Montecassino. La Regola è articolata in un prologo, che definisce i principi della vita religiosa, e in 73 capitoli; prevede una vita comunitaria suddivisa egualmente tra lavoro e preghiera. REGOLA DI SAN BENEDETTO in concordanza con "La Vita Cistercense odierna" RB : Testo estratto dal CD-ROM “Montecassino” ed. Il suo lavoro culminò in una raccolta, il Codex regularum, contenente 27 regole. Il Capitolo LIV vieta ai monaci di ricevere lettere o regali senza il permesso dell'Abate. Il Capitolo LIX stabilisce le condizioni per l'ammissione dei ragazzi nel monastero. Il Capitolo LIII parla degli ospiti che devono essere ricevuti "come lo stesso Cristo" originando quella tradizione di ospitalità che ha caratterizzato i Benedettini di ogni epoca. OK. Novità Sacra Scrittura Teologia Liturgia Catechesi. Il Capitolo VII tratta dell'umiltà, individuandone dodici gradi che, come gradini di una scala, portano al paradiso: (1) avere timore di Dio; (2) reprimere la propria volontà; (3) sottomettersi alla volontà dei superiori; (4) obbedire anche nelle cose più dure e difficili; (5) confessare i propri errori; (6) riconoscere la propria pochezza; (7) preferire gli altri a sé stessi; (8) evitare la solitudine; (9) parlare solo nei momenti prestabiliti; (10) soffocare il riso scomposto; (11) reprimere l'orgoglio; (12) dimostrarsi umili verso gli altri. Armati dunque di fede e di opere buone, sotto la guida del Vangelo, incamminiamoci per le sue vie in modo da meritare la visione di lui, che ci ha chiamati nel suo regno. In particolare, gli ospiti devono essere trattati dall'Abate o dai suoi incaricati con cortesia e durante la loro permanenza devono essere posti sotto la protezione del monaco, ma non hanno il diritto ad unirsi con il resto della comunità monastica senza un permesso speciale. LA "SANTA REGOLA" DI S. BENEDETTO. Il Capitolo XLII ordina per la sera, prima della Compieta, la meditazione comune di Conferenze, Vite dei Padri o di qualche altra opera di edificazione morale, dopodiché deve essere rispettato il più stretto silenzio fino al mattino. San Benedetto da Norcia, la sua vita e la sua Santa Regola. Fu proprio come abate di Montecassino che la sua reputazione di uomo santo e ripieno di carismi divini si propagò nelle regioni limitrofe. Da ragazzo fu mandato per studi a Roma, dove sperimentò la conversione religiosa che lo indusse a ‘lasciare’ il mondo per rientrare nel mondo come uomo nuovo. Il Capitolo LXI consente l'accoglienza di monaci esterni come ospiti e il loro incorporamento nella comunità su richiesta. Sempre a proposito della Regola, ci sembra utile ricordare che lo storico della Chiesa Luterana, Goltzen, la cosidera -dopo la Bibbia- uno dei pilastri che sorreggono tutta l’impalcatura del cristianesimo occidentale. La "Regola", inoltre, viene comunemente ritenuta il fondamento del monachesimo occidentale, nonché una sintesi insuperata del messaggio cristiano; essa fa del suo autore il maestro dei popoli quanto mai attuale in questo Terzo Millennio. Ef 2,14). SAN BENEDETTO. Pubblicato nella collana "Spiritualità nei secoli" di Città Nuova Editrice - 2000. Qui cercò di applicare con rigore gli insegnamenti di Pacomio e di Basilio, finché non incontrò la Regola di Benedetto da Norcia, che esercitò su di lui un profondo fascino. Secondo la Regola, a capo del monastero c’è l’abate (dal greco abbà, padre), per questo i monasteri benedettini vengono detti anche abbazie. Il Capitolo IV elenca i doveri di un Cristiano in settantadue precetti che chiama "strumenti per il buon lavoro". Il santo che unì il lavoro alla preghiera. APPROFONDIMENTO di Silvio BRACHETTA. Nascondi altri formati ed edizioni. Questa materia era stata precedentemente regolata dalla Chiesa ai cui insegnamenti si adegua anche. E fu proprio per questo contributo profondo della Regola nella formazione della cultura dell’Europa medievale che San Benedetto fu proclamato santo patrono dell’Europa. In altre parole, fatti e cronologia nella vita di Benedetto non sono affatto la principale materia d’interesse per San Gregorio; egli, se così si può dire, intende usare Benedetto per indicare al lettore gli stadi attraverso i quali l’uomo progredisce verso Dio. La Regola Benedettina si è diffusa velocemente ed ha inspirato lungo i secoli schiere innumerevoli di monaci e monache a lasciare tutto ed a mettersi al servizio di Dio. La Regola di San Benedetto La nostra vita all’eremo è certamente legata alla nostra piccola regola dedicata ad Aquila e Priscilla. Dopo un primo momento di coesistenza con altre legislazioni monastiche, la Regola di san Benedetto finì per prevalere ed essere adottata in tutti i monasteri, in forza della sua intri… Il Capitolo XLVIII sottolinea l'importanza del lavoro manuale e stabilisce quanto tempo dedicargli quotidianamente.