Il Partenone, insieme agli altri edifici sull'Acropoli, è oggi uno dei siti archeologici più visitati in Grecia. Ma, a quel tempo, Atene era stata ridotta in una città provinciale dell'Impero romano, sebbene con un passato glorioso. L'area diventò una zona storica controllata dal governo greco. Vuoi saperne di più sulla storia del Partenone, le curiosità sulla sua costruzione e architettura, e vedere com’erano originariamente i monumenti dell’Antica Grecia? Il 26 settembre, un colpo di bombarda veneziana, sparato dalla collina di Filopappo, fece esplodere il magazzino e la costruzione fu parzialmente distrutta. Era il più sacro dei monumenti cittadini, ed era celebre già nell’antichità come capolavoro assoluto dell’architettura greca. Alcune delle dimensioni seguono il canone del rettangolo aureo che esprime la sezione aurea, lodata da Pitagora nel secolo precedente la costruzione. Il Partenone era l’enorme tempio situato sull’acropoli di Atene e dedicato ad Atena, divinità protettrice della pòlis. Il Ministero greco della cultura grazie ai finanziamenti per i Giochi Olimpici del 2004 e ai finanziamenti giunti dall’UNESCO, ha inaugurato un imponente progetto di restauro, tuttora in corso. Questo è sottolineato anche da piccole correzioni ottiche, adottate affinché l’intera costruzione risulti all’occhio umano perfetta ed armonica in tutte le sue parti. Ogni struttura rimasta all'interno del tetto fu distrutta, ed alcune delle colonne, particolarmente sul lato sud, furono decapitate. Fidia e il Partenone (447 -438 a.C.) Il Fregio ionico, lungo 160 metri rappresenta la processione panatenaica. Il nuovo Museo dell'Acropoli, che è stato aperto nel giugno 2009, situato ai piedi dell'Acropoli, raccoglie tutti i frammenti del fregio in possesso del governo greco, assieme ad altri in corso di recupero, in uno spazio architettonico ricostruito con le esatte dimensioni e l'orientamento del Partenone. Una protesta studentesca per la restituzione. The Parthenon. Le colonne d'angolo sono leggermente più grandi di diametro. Il 'marmi di Elgin' - parti del Partenone di Atene ha acquisito da Lord Elgin. Nell’opistodomo (la stanza sul retro della cella) erano depositati i versamenti monetari della Lega di Delo di cui Atene era il membro capo. L'entasis è il leggero rigonfiamento posto sul fusto a 1/3 della sua altezza per dare l'idea della tensione che subiscono le colonne. Arte greca. Quelle raffigurazioni di dèi furono reinterpretate in base al tema cristiano, o rimosse e distrutte. Infatti, alcuni esempi delle correzioni ottiche applicate sono: Il Partenone è rimasto sostanzialmente inalterato sino al VI secolo d.C., quando fu poi trasformato in chiesa cristiana; successivamente, nel 1400, fu convertito in moschea; poi fu utilizzato come deposito di munizioni, ma gran parte dei suoi marmi furono comunque conservati. Della grande statua crisoelefantina (realizzata in oro e avorio) scolpita da Fidianon rimane alcun frammento. Gli Ottomani fortificarono l'Acropoli ed usarono l'edificio come magazzino di polvere da sparo. Il Partenone si erge, imponente, sull’Acropoli di Atene e rappresenta il simbolo stesso della civiltà greca classica. Dal decimo al primo secolo a.C. Maquette con la ricostruzione del Partenone, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Partenone&oldid=118525318, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Senza fonti - siti archeologici della Grecia, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Il nome Partenone si riferisce all'epiteto parthenos della dea Atena, che indica il suo stato di nubile e vergine[3], nonché al mito della sua creazione, per partenogenesi, dal capo di Zeus. Il Partenone fu costruito fra la metà del V secolo e il 432 a.C. dagli architetti Callicrate e Ictino, sotto la supervisione di Fidia, a cui fu affidata anche la decorazione scultorea. Il nuovo Museo dell’Acropoli, che è stato aperto nel giugno 2009, e situato ai piedi dell’Acropoli, raccoglie tutti i frammenti del fregio del Partenone in possesso del governo greco (assieme ad altri ancora in corso di recupero) in uno spazio architettonico ricostruito con le esatte dimensioni e l’orientamento del monumento. Pubblicato 1924 249 Lord Elgin a … Nel 1801, l'ambasciatore britannico a Costantinopoli, Lord Elgin, ottenne il permesso dal Sultano per fare stampi e disegni delle antichità sull'Acropoli, per demolire recenti edifici se fosse stato necessario per vedere le antichità, e di rimuovere le sculture da esse. Alcune di esse sono situate al museo dell'Acropoli, altre, più numerose, sono al British Museum, una può essere ammirata al museo del Louvre ed un piccolo frammento è conservato al museo archeologico di Palermo. Il monumento era un tempio dedicato alla Dea Atena. Entrambi hanno subito alcune distruzioni e ricostruzioni, ed entrambi sono stati usati come chiese durante il Medioevo. L'intero fregio marmoreo è stato scolpito in altorilievo da Fidia e dai collaboratori della sua bottega. Il fregio continuo era lungo 160 metri di cui ne sopravvivono 130, circa l'80%, dislocati oggi in vari musei europei. I visitatori europei nel XVII secolo dimostrano che l'edificio era in gran parte intatto. La maggior parte di quelle restanti è conservata ad Atene, al Museo dell'Acropoli, situato ai piedi della collina, a poca distanza a sud-est del Partenone. Il Partenone di Pericle sostituì il Primo Partenone che era stato distrutto dai Persiani nel 480 a.C., al tempo di Serse (guerre persiane). Pausania, viaggiatore del II secolo, quando visitò l'Acropoli e vide il Partenone, ne descrisse solo i frontoni. Grazie a lui l'Europa occidentale poté avere il primo disegno del monumento,[4] che Ciriaco chiamò "tempio della dea Atena", diversamente dai viaggiatori precedenti, che l'avevano chiamato "chiesa di Santa Maria"; dopo la visita disse di avere ammirato[5]: «mirabile Palladis Divae marmoreum templum, divum quippe opus Phidiae», «il meraviglioso tempio della dea Atena, opera divina di Fidia». Il Partenone è realizzato completamente in marmo pentelico e poggia su un basamento di tre gradini. I fondi furono in parte ricavati dal tesoro della lega di Delo, che fu spostato dal santuario panellenico di Delo all'Acropoli nel 454 a.C. Sebbene il vicino Hephaisteion sia l'esempio esistente più completo di tempio di ordine dorico, il Partenone, a suo tempo, fu considerato il migliore. Sul lato ovest, le metope mostrano l'Amazzonomachia (la mitica battaglia degli Ateniesi contro le Amazzoni). Estratto trasmissione di Alberto Angela sul Partenone. I frontoni, così come la statua di Atena, erano opera di Fidia e descrivevano diverse scene importanti:  su uno di questi, ad esempio, è raffigurata la disputa che Atena ebbe con Poseidone per il possesso di Atene e dell’Attica. Iscriviti alla newsletter per ricevere sconti, offerte e aggiornamenti: guida di Atene, con ricostruzioni grafiche del Partenone, dell’Acropoli, dell’Agorà, https://www.flickr.com/photos/infanticida/, il basamento ha un’arcatura di circa 7 cm (su 70 metri! Il pronao era lungo 29,8 metri e largo 19,2, con colonnati dorico-ionici interni in due anelli, strutturalmente necessari per sorreggere il tetto. Dal 1997 è presente all'interno anche la replica della Athena Parthenos. Era sicuramente ancora in piedi nel IV secolo, ed allora era già vecchio come la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi oggi, e molto più vecchio della Basilica di San Pietro a Roma. Le metope del lato est del Partenone, sopra l'entrata principale, raffigurano la Gigantomachia (la lotta degli dei dell'Olimpo contro i Giganti). All'interno del Partenone si ergeva la monumentale statua di culto crisoelefantina (da χρυσός chrysós, "oro" ed ἐλέφας eléphas, "avorio") raffigurante Atena Parthénos (Παρθένος) e ospitata nella cella orientale. Le statue in particolare non sono distaccate una dall'altra, non hanno una storia a sé propria, ma interagiscono fra di loro, entrano in contatto concatenandosi e sono costruite in una sequenza di arsi e tesi, ad ogni movimento concitato ne corrisponde una rilassato e teso (ciò si vede anche nelle vesti delle donne che seguono una ritmo naturale e libero e soprattutto equilibrato). In epoca bizantina, il Partenone rimase in funzione come chiesa dedicata a Maria, o della Theotokos (Madre di Dio). Il 'marmi di Elgin' - parti del Partenone di Atene ha acquisito da Lord Elgin. All'esterno, le colonne doriche misurano 1,9 metri di diametro e sono alte 10,4 metri. L'effetto di queste leggere curve è quello di far apparire il tempio regolare nelle sue forme più di quanto realmente sia. Durante il tardo XVIII secolo, molti altri europei visitavano Atene, e le pittoresche rovine del Partenone furono spesso ritratte in disegni e dipinti, che aiutarono a suscitare simpatia nel Regno Unito ed in Francia per l'indipendenza greca. Il ciclo di sculture del Partenone costituisce il maggior complesso di età classica.L'edificio era decorato da 92 metope, da un fregio lungo 160 metri che girava attorno alla cella, da due frontoni contenenti figure colossali, e la statua di Athena Parthenos. Si è svolta ad Atene, il 30 gennaio 2007, l’ultima protesta greca per richiedere ancora una volta la restituzione dei marmi del Partenone al governo inglese. Al contrario di racconti successivi, gli Ottomani generalmente rispettarono gli antichi monumenti sui propri territori, e non distrussero le antichità di Atene, benché non abbiano avuto un effettivo programma per proteggerle. Questo portò, inevitabilmente, alla rimozione ed alla dispersione di alcune delle metope scolpite. Nel 1456, Atene cadde sotto gli Ottomani ed il Partenone fu trasformato in moschea. Il fregio era originariamente composto da 115 pannelli. Il nome “Partenone” si riferisce all’epiteto “parthenos” della dea Atena (che indica il suo stato di nubile e vergine), nonché al mito della sua creazione, per partenogenesi, dal capo di Zeus. Il British Museum ha tenacemente rifiutato di considerarlo e i governi britannici sono stati contrari a forzare il museo in questo senso. Il Partenone è un tempio dorico octastilo e periptero con caratteristiche strutturali ioniche. Il tratto più caratteristico nella decorazione del Partenone è sicuramente il lungo fregio ionico posto lungo le pareti esterne della cella. Perciò, alcuni studiosi hanno sostenuto che il Partenone venisse utilizzato esclusivamente come tesoreria. parti del partenone All’interno dell’Acropoli, il più grande e importante edificio è il Partenone , che prendeva il nome dalla statua, in oro e avorio, di Atena Parthénons (vergine) che racchiudeva. Il Partenone è stato costruito dagli architetti Ictino, Callicrate e Mnesicle, sotto la supervisione di Fidia, dirigente sommo (epískopos) di tutti i lavori: di Fidia fu la concezione della decorazione figurata, la creazione dei modelli, l'organizzazione dell'officina e il controllo della realizzazione con intervento personale nelle parti più impegnative. La conversione del tempio in chiesa richiese la rimozione delle colonne interne e di alcuni dei muri della cella, e la creazione di un'abside nella facciata orientale. Oggi esse si trovano al British Museum, dove sono conosciute come “marmi di Elgin” o “marmi del Partenone”. Le metope, concordando con i registri degli edifici, sono datate come degli anni 446-440 a.C. Sono i racconti degli scrittori antichi che hanno tramandato la monumentalità e la bellezza della statua alta circa 12 metri. Il Partenone fu costruito per iniziativa di Pericle, il capo politico ateniese del V secolo a.C.Fu costruito dagli architetti Callicrate, Ictino, e Mnesicle a prosecuzione di un progetto già avviato con Callicrate sotto Cimone. A… ), i fusti delle colonne sono leggermente rigonfi a due terzi dell’altezza e lievemente piegati verso il centro dell’edificio, le colonne d’angolo sono leggermente maggiori e ravvicinate rispetto alle altre. All'interno del Partenone si ergeva la monumentale statua di culto crisoelefantina (da χρυσός chrysós, "oro" ed ἐλέφας eléphas, "avorio") raffigurante Atena Parthénos (Παρθένος) e ospitata nella cella orientale. Dell’opera rimangono solamente alcune raffigurazioni su gemme o copie, più o meno conformi all’originale. Quando il Partenone fu costruito per la sua decorazione fu incaricato Fidia che creò tre gruppi di sculture decorative le métope, il fregio e le sculture dei frontoni. Complessivamente, la struttura del Partenone e misurava 69,54 x 30,87 metri. © Image copyright by Konstantinos Dafalias. Registrazione: n° 20792 del 23/12/2010 ©2000—2021 Skuola Network s.r.l. Esegui il download di questa immagine stock: Londra, Inghilterra, Regno Unito. Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Parecchie metope rimangono ancora sull'edificio ma con l'eccezione di quelle del lato nord, che sono seriamente danneggiate. Sono invece possibili diverse interpretazioni circa il significato della rappresentazione o la sua possibile attribuzione ad un evento storico preciso: c'è chi ipotizza che l'ampio spazio riservato alla rappresentazione della cavalleria sia un esplicito riferimento all'eroismo bellico delle Guerre Persiane; altri hanno ritenuto di riconoscere nei vari personaggi della processione figure rappresentanti la polis aristocratica e arcaica in contrapposizione ad altre che incarnerebbero invece la democrazia dell'Atene classica, in un tentativo di unire passato e presente[6]. Delle originarie 92 metope , 39 sono ad Atene e 15 a Londra. I due cortei costeggiano le pareti della cella a partire dall’angolo sud-ovest per incontrarsi al centro del lato est. Di quel periodo è la caduta del tetto e la distruzione del colonnato interno, forse ad opera degli Eruli, forse di Alarico o, ancora, per cause naturali quali un terremoto o incendi accidentali. Strutturalmente, il Partenone è chiaramente un tempio, che precedentemente conteneva la famosa statua di Atena di Fidia ed era il luogo di raccoglimento di offerte votive. Tutte le figure del fregio sono state rappresentate da Fidia in modo idealizzato, come se tutti i personaggi fossero abitanti di una dimensione trascendente di eterna festa e allegria. Una curiosità sul Partenone: l’impressione di assoluta perfezione è ottenuta attraverso la specifica composizione tra i singoli elementi, e grazie al sapiente uso di correzioni ottiche appena percettibili, e necessarie per armonizzare la veduta del monumento da parte dell’occhio umano. Maggiori informazioni Accetto. Le sue dimensioni di 70x31m lo identificano come il più grande tempio classico mai realizzato. Tra il 2011 e il 2015 i lavori hanno interessato la facciata ovest. I frontoni, così come la statua di Atena, erano opera di Fidia e descrivevano diverse scene importanti: su uno di questi, ad esempio, è raffigurata la disputa che Atena ebbe con Poseidone per il possesso di Atene e dell’Attica. Il Partenone è sicuramente il monumento più importante dell’Antica Grecia ed è uno dei più famosi al mondo. Nell'anno 443 a.C. Pericle, politico e militare, fu eletto capo del governo della città. Qualcun'altra può essere ancora vista sull'edificio stesso. Con l'espressione "Restituzione dei Marmi del Partenone" la Grecia intende la restituzione della decorazione scultorea e di altre parti del Partenone, cioè rocchi di colonne, capitelli, etc, che furono rimossi e portati a Londra da Lord Elgin. L'edificazione del tempio cominciò nel 445 a.C., e fu completata sostanzialmente attorno al 438 a.C., ma il lavoro sulle decorazioni continuò almeno fino al 432 a.C. Sappiamo che la spesa maggiore fu il trasporto della pietra (marmo pentelico) dal Monte Pentelico, circa 16 chilometri da Atene, fino all'Acropoli. Il nuovo tempio venne costruito a partire dal 445 a.C.. Come la maggior parte dei templi greci, il Partenone fu utilizzato anche come tesoreria e, per qualche tempo, servì come tesoreria della lega di Delo, che diventò, successivamente, l'Impero ateniese. La polemica sulla legittimità dell’acquisizione dei marmi da parte del museo londinese continua ancora oggi, con il rifiuto da parte del governo britannico di restituirli alla Grecia. Sia il colonnato sia il tetto furono ricostruiti, con ogni probabilità somiglianti all’antica struttura del Tempio. Il Partenone sopravvisse praticamente intatto nella sua struttura e con la funzione di tempio di Atena per un migliaio di anni, pur subendo alcuni adattamenti interni. La costruzione avvenne sotto la stretta supervisione dello scultore Fidia (nominato episkopos, supervisore), che inoltre realizzò le decorazioni scultoree e la statua di Athena Parthènos destinata al naòs, alta circa 12 metri, interamente ricoperta di oro e avorio. Il Partnenone sorge nell’area meridionale dell’Acropoli, nel cuore della città di Atene, in cima ad una collina alta 156 metri e visibile da diversi chilometri di distanza. Al gesto della consegna assiste la schiera degli dei e degli eroi. In tutto gli agenti di Elgin avevano prelevato 39 metope, 83 mq di fregio pari a 56 pannelli, 17 statue frontonali e una Cariatide dell'Eretteo.I marmi furono conservati nella casa londinese di Elgin e dal 1807 la collezione divenne visibile su invito. È il più famoso reperto dell'antica Grecia[2]; è stato lodato come la migliore realizzazione dell'architettura greca classica e le sue decorazioni sono considerate alcuni dei più grandi elementi dell'arte greca. 10404470014 — P.I. Partenio: parti utilizzate in erboristeria: costituenti chimici, proprietà del Partenio, impieghi, controindicazioni ed avvertenze Partenone deriva dall’epiteto parthènos (vergine), attribuito alla dea. Molte delle sue sculture furono poi recuperate e portate a Londra da lord Elgin, nel 1803. Tuttavia, mentre la connessione religiosa ha salvato il Pantheon dal saccheggio, molte parti del Partenone … Tutte le figure sono unite e il fregio ha una sorprendente continuità scenica. I marmi di Elgin, conosciuti anche come marmi del Partenone, sono una raccolta di sculture greche di età classica in marmo, iscrizioni ed elementi architettonici che in origine facevano parte del Partenone e di altri edifici collocati sull'Acropoli di Atene. VI a.C., distrutto dall’invasione Persiana del 479 a.C.) per volere di Pericle dagli architetti Ictino e Callicrate in epoca classica (447 – 438 a.C.). p. 118. Pausania, viaggiatore del II secolo, quando visitò l'Acropoli e vide il Partenone, ne descrisse solo i frontoni. Il Partenone subì la maggiore distruzione nel 1687, quando i Veneziani, sotto Francesco Morosini, attaccarono Atene. Tali immagini vengono pubblicate in forma degradata e, coerentemente con le finalità del Blog, senza fine alcuno di lucro, per scopi esclusivamente didattici, nel rispetto del comma 1-bis dell’articolo 70 della legge n. 633 del 22 aprile 1941, “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”. Scopri la nostra guida di Atene, con ricostruzioni grafiche del Partenone, dell’Acropoli, dell’Agorà e di tutte le principali aree storiche e archeologiche di Atene. Comunque, in tempo di guerra, non esitarono a demolirlo al fine di procurarsi materiali per muri e fortificazioni. La ricchezza delle decorazioni nel Partenone è unica per un classico tempio greco. La storia, gli autori e l'architettura di un capolavoro dell'arte antica. A differenza dei classici templi che presentano sei colonne sulla facciata e 13 sul lato lungo, il Partenone è ottastilo, ha cioè 8 colonne sul lato corto e 17 su quello lungo. 36 si trovano ad Atene, 56 sono al British Museum ed uno è al Louvre. Il Partenone è un simbolo duraturo dell'antica Grecia e della democrazia ateniese ed è universalmente considerato uno dei più grandi monumenti culturali del mondo. Poiché i sacrifici greci si svolgevano sempre su di un altare invariabilmente a cielo aperto (mai all'interno, dove potevano accedere solo i sacerdoti), il Partenone non corrisponde ad alcune delle definizioni di "tempio"; non è stato infatti scoperto nessun resto di altare. Aveva otto colonne doriche nella area frontale e 17 colonne sui lati lunghi, alte 10.43 metri, con un diametro di base di 1.905 metri. Il governo greco ha insistito per molti anni sul fatto che le sculture al British Museum debbano essere riportate in Grecia. Ha sostenuto l'arte, il teatro e la filosofia e ha voluto dare alla città la bellezza e la … In questo articolo riportiamo la storia e le principali curiosità sul Partenone di Atene. Le novantadue metope doriche (realizzate da Fidia e da suoi allievi) furono scolpite come altorilievi. Tuttavia, si ritiene che il Partenone fosse utilizzato principalmente come tesoreria. Egli assunse gente del luogo per staccare le metope dalla costruzione stessa e da terra (poche), e per comprare alcuni pezzi più piccoli dagli abitanti locali. Negli anni 1992-1992 e 2001-2004 il Partenone fu interessato da lavori di restauro atti a perfezionare la conservazione e a sostituire alcuni dei fregi con delle copie. Questo effetto complessivo di aura divina è dato dalla scelta di soggetti giovani, dalle espressioni dei quali non traspare fatica, nonostante molti siano impegnati in qualche azione (come trasportare anfore o cavalcare), bensì solenne allegria. Le métope erano in origine 92, disposte tutt'intorno all'edificio e raffiguravano delle battaglie mitologiche. PARTI DEL PARTENONE. All'epoca dell'Impero latino diventò brevemente una chiesa cattolica dedicata sempre alla Madonna. … I MARMI DEL PARTENONE A LONDRA. Dopo la conquista dell’indipendenza greca, le strutture antiche del Partenone furono liberate dalle sovrastrutture medievali e turche, così come il resto dell’Acropoli. 10404470014 Segnala un problema Photo credits by Aleksandr Zykov, https://www.flickr.com/photos/infanticida/, Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Non va in contrasto, comunque, con le funzioni del tempio-tesoreria. Profile Books. Soluzioni per la definizione *__ Calder, scultore statunitense* per le parole crociate e altri giochi enigmistici come CodyCross. Tutti i diritti riservati. Si tratta di una caratteristica innovativa, dal momento che il resto del tempio è costruito in stile dorico. La pace, finalmente, era arrivata. Il lavoro sui frontoni durò dal 438 al 432 a.C. Il gruppo scultoreo del frontone occidentale (ricostruzione). La maggior parte delle sculture restanti è conservata ad Atene, al Museo dell’Acropoli, situato ai piedi della collina, a poca distanza dal Partenone. PARTENONE E PANTHEON A CONFRONTO STORIA • Partenone Situato sul lato meridionale dell’Acropoli di Atene, il Partenone fu costruito sul sito di un tempio precedente (Hekatòmpedon, sec. Al Partenone fu aggiunto un minareto e la sua base ed il suo scalone sono ancora funzionali, essendo alto come l'architrave ed invisibile dall'esterno; ma l'edificio non fu danneggiato. Molte caddero per terra e più tardi i loro pezzi furono usati come souvenir. Sul lato nord del Partenone, le metope sono poco conservate, ma l'argomento sembra essere la Guerra di Troia. È formata da tre fasce sovrapposte: l’architrave, elemento orizzontale portante, il fregio e la cornice. Nel codice Barb. Famoso per aver inventato grandi sculture di arte cinetica. Si scoprì inoltre che il tempio precedente aveva i muri interni che appoggiano su di una base profilata corrispondente a quella delle colonne ioniche, ma, siccome il colonnato del tempio era dorico, manca una giustificazione. Entrambi usano 8 colonne per supportare un frontone. Nel 1687, il Partenone fu significativamente danneggiato, quando i Veneziani, comandati da Francesco Morosini, attaccarono Atene. Dettaglio - D76GD3 dalla libreria Alamy di milioni di fotografie, illustrazioni e vettoriali stock ad alta risoluzione. Il Partenone è realizzato completament… Con la definitiva conquista della città vennero abbattute tutte le costruzioni medievali e ottomane sull'Acropoli. Nel 1930 fu rialzato tutto il colonnato settentrionale, ma i lavori di restauro proseguono ancora oggi. Nel 1811 Thomas Bruce, VII conte di Elgin, ottenne dalla Sublime porta, che governava la Grecia, il permesso, molto controverso, di "non rimuovere le statue, … La costruzione del Partenone cominciò all’incirca nel 447 a.C da parte degli architetti Ictino e Callicrate, sotto la supervisione di Fidia. Fonte: pannello informativo presso l'Acropoli (2018). di Antonio Montesanti. La parte mancante ci è nota dai disegni effettuati da Jacques Carrey nel 1674, tredici anni prima che il bombardamento veneziano danneggiasse il tempio. Ulteriori lavori previsti tra il 2017 e il 2020 dovrebbero riguardare il tetto del lato ovest e vari ripristini.[8]. Per questi motivi è giusto richiederne la restituzione delle parti mancanti". Infatti all’interno del Partenone si trovava la colossale statua dell’Athena Parthenos in piedi, alta circa dodici metri: per costruirla, furono impiegati quarantaquattro talenti d’oro (circa 1.140 chili d’oro) e costò alla città settecento talenti, il prezzo equivalente di una flotta di 230 navi. Misurate allo stilobate, le dimensioni della base del Partenone sono di 69,5 per 30,9 metri. Il Partenone, insieme agli altri edifici sull’Acropoli, è oggi uno dei siti archeologici più visitati in Grecia. Il frontone orientale racconta della nascita di Atena dalla testa di suo padre Zeus, mentre il frontone occidentale narra la disputa che Atena (con il ramo d'ulivo) ebbe con Poseidone (che dall'acqua fa nascere il cavallo) per il possesso di Atene e dell'Attica, ed è costituito da statue a tuttotondo incassate nel timpano. Veduta del Partenone. Questa opinione, formatasi prima nel tardo XIX secolo e rafforzatasi negli ultimi anni, non è comunque maggioritaria, dato che la maggior parte degli studiosi vede ancora l'edificio nei termini che Walter Burkert ha descritto per i santuari greci, con temenos, altare e un tempio con la statua di culto. I primi lavori di restauro, di cui si ha traccia, furono eseguiti nel 1895 dall'architetto e archeologo greco Nikolaos Balànos, che fu direttore dei restauri dell'Acropoli su cui pubblicò, nel 1938, una monografia[7]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'8 feb 2021 alle 17:08. Il Partenone di Nashville, costruito nel 1897, è una replica delle stesse dimensioni dell'originale Partenone. Coordinate: 37°58′17.5″N 23°43′35.76″E / 37.971527°N 23.726601°E37.971527; 23.726601. Acropoli di Atene – Lambros Kazan La costruzione del Partenone ad Atene avvenne tra il 447 aC e 432 a.C. Solo un paio d'anni prima della costruzione erano terminate le Guerre mediche, che mettevano in crisi i greci contro l'impero persiano. In una prima semplice lettura, il fregio rappresenta la solenne processione che si teneva ogni quattro anni in occasione delle feste panatenaiche. Lat. Il Partenone (in greco antico: Παρθενών, Parthenṓn /partʰe'nɔ:n/; in greco: Παρθενώνας, traslitterato: Parthenṓnas /parθe'nɔnas/) è un tempio greco, octastilo, periptero[1] di ordine dorico che sorge sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena. 4224 se ne conserva una copia di mano di. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo. Il Partenone si collega a un’epoca di grandi mutamenti sociali e territoriali che caratterizzano l’Attica del quarto secolo a.C. e rappresenta la concretizzazione di una lotta tra due grandi figure politiche ad Atene: Pericle e Cimone. Persino nell'antichità i suoi miglioramenti architettonici erano leggendari, specialmente la sottile corrispondenza tra la curvatura dello stilobate, l'assottigliarsi dei muri del naos e l'entasis delle colonne". Durante la guerra condotta contro i Turchi, il Partenone subì ulteriori danni: i turchi asserragliati sull'Acropoli per continuare a combattere contro i Greci che ormai si erano impadroniti dell'intera città iniziarono a demolire le colonne del tempio al fine di estrarne metallo per la fusione di pallottole; i greci che dal basso vedevano il Partenone andare in pezzi chiesero una tregua e arrivarono a offrire le munizioni ai turchi per continuare la resistenza, a patto che lasciassero integro il tempio.