E appena lo feci si alzò al buio, nuda ,sudata prese una asciugamano sulla sedia e me la passò dicendomi : E restammo fermi e in silenzio. b- L’amore perverso. Mi guardò stupita e contenta della mia gelosia giovanile verso lei ed esclamò curiosa e sorpresa : IX° Non desiderare la donna d’altri –21 Nabil sodomizza Serena. “Speravo che finisse in fretta e se ne andasse via… .” Distinto le accarezzai e baciai le mammelle, che intravvedevo nella penombra della luce della strada, sussurrandomi lei: Cap 08 Il gioco con Alberto. “Si!” Disse e restammo così per alcuni minuti accoccolati mamma e figlio. Lei diventò rossa, insicura, con il viso impacciato e mi ripetè contrariata e scandalizzata: Che volete! Gli ubbidii andai a farmi la doccia e tornai a letto, ero stanco e spossato da quella prima volta. Ci fu un attimo di tenerezza tra noi, avevo provato a difenderla e mi sussurrò : “Io, come molte altre donne non ho denunciano il fatto di essere stata violentata, non per La sentii gridare non più con arroganza minacciosa, ma quella volta con la voce sommessa sotto il susseguirsi di colpi sempre più vigorosi e profondi da parte di lui e l’ascoltai gemere. Mamma si avvicinò a me prendendomi e stringendomi verso se, ripetendo : Storie ignobili n. 1– Il lunedì dell’Angelo. Già le amiche? “ No, non ho fame stasera Matteo.” Rispose. Cosa vuol fare!? Ti vedevo godere e ti sentivo…ansimavi sotto di lui ..e mi hai eccitato.” Dissi:” E’ pensare a te che mi eccita!” Metamorfosi di una moglie virtuosa – Cap.09 L’umiliazione. Le accarezzavo la figa sempre girato sul fianco verso lei, preso da una morbosità che aumentava sempre più e si impadroniva di me, Premetti ancora di più il dito nel centro della fessura bagnata, Mia madre non lo deve sapere è un grande libro. T’aiuterà a tenertela sulle spalle.” !” La interruppi. Quando vide anche me quell’uomo si bloccò di colpo sull’uscio, probabilmente pensava che mamma fosse sola. Abbozzò un sorriso, ma restando seria. “In che modo continua ancora?” Chiese. Ma soprattutto si sentiva sporca dentro, perché io avevo assistito a tutto. 03 – Strani desideri. Ero incredulo di quello che succedeva, di quella scena di violenza su mamma che non avevo mai visto e non capivo cosa volesse fare quell’uomo, ogni tanto mi guardava come avvertimento di non muovermi; mentre mamma costretta con il culo rivolto verso lui scalciava all’indietro i piedi cercando di colpirlo con le scarpe, farle male, allontanarlo e liberarsi e lo minacciava con insulti ,piena di vergogna e umiliazione ripetendo: “Girati dall’altra parte e spegni la bajour .” Conversione di una moglie per bene alla depravazione – Cap. Quello che pensavo di essere e praticamente ero diventato con le attenzioni morbose verso mia madre mi stava logorando. ” Ma sono sola come donna!” Lo amava ancora nonostante l’avesse lasciata e si era messo con un altra donna più giovane di lei. Prediligeva i tailleur a gonna, comodi, non amava molto i pantaloni che indossava raramente, daltronte aveva delle belle gambe affusolate, non molto lunghe ma proporzionate con il suo aspetto . Trattenendo il respiro con delicatezza rifeci scendere le dita piano, strisciandole leggermente sul Perché lo hai fatto. Si mise a posto i capelli e il viso, cercò e trovò la scarpa che scalciando aveva perso e mise gli occhiali scuri sugli occhi per non far notare che aveva pianto e uscimmo, fuori si era alzato il vento e piovigginava e facendo a ritroso il percorso sulla spiaggia ritornammo indietro, con lei avanti e io dietro, e ogni tanto si voltava guardarmi se c’ero. Il mio dito era sopra il solco del suo sesso e il mio cuore in gola, spinsi la falange tra i peli e sentii l’umida di più dei peli e dischiudersi centralmente. Cap 14 La seconda donazione di sperma. Conversione di una moglie per bene alla depravazione – Cap. Visto che tra noi c’erano sempre stati rapporti personali e confidenziali molto aperti basati sulla sincerità reciproca e oltre tutto lei mi aveva promesso che ne avremmo parlato più avanti, glielo dissi: Solo a quelle parole attenuò la pressione sulla mia mano lasciandola libera, invitandomi a mettermi su lei . IX° Non desiderare la donna d’altri – 09 Nabil. 26 – Alenka, Conversione di una moglie per bene alla depravazione – Cap. “Ce lo tutti i giorni…” Replicai. "Non vogliamo che paghi con la morte. “Più giù!” Lei quando aveva le mestruazione o era indisposta per qualsiasi motivo, mi soddisfaceva lo stesso, mi faceva avvicinare a lei abbracciandomi e mi porgeva una mammella facendosi succhiare il capezzolo come se mi allattassi: “Ma in che modo turbato? Io assomigliavo molto a mamma, solo a guardarci si capiva che eravamo legati da un rapporto oltre che di parentela e di sangue, anche di fisionomia. ”Aaaaaaahhhhhhhhhaaaaaahhhhhhhaaaahhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mi piaceva quella sensazione che avvertivo nel vedervi. Lei continuava a restare ferma, pareva che dormiva, io la toccavo e per la prima volta toccavo il culo di una donna che era quello di mia madre. “Come sono mamma?” Avrebbero interrogato anche te Matteo , ti avrebbero chiesto cosa avevi visto. Ero eccitato e mi piaceva era bello, carnoso, rotondo e morbido. a- Il donatore di sperma. !… Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto …Ti piace farti sbattere da un vero uomo eh! 38 – Diego. “Ma io te lo detta mamma, che mi ha turbato vederti godere con lui.” “ Non so!… Avevo sentito che lo dicevi tu!” Quel telo di seta leggero nel sonno con il caldo lo aveva spostato , ma non potevo vedere niente essendo girata. In quel periodo non smettevo di pensarla e non sapevo il perché ero eccitato dalla fantasia dell’accaduto e ripresi con più ardore di prima i a spiarla nei suoi momenti intimi, in bagno o in camera quando si cambiava, e in me cresceva sempre più il desiderio di lei. Presi il bicchiere e le versai un po’ di vino che so a tavola le piaceva e a casa lo beveva. Quell’uomo si rimise a posto veloce e quasi senza che ce ne accorgessimo, aprì la porta e uscì di corsa lasciandoci li me e mamma. La stagione stava per finire e c’erano pochi turisti, l’ideale per riposarsi e godersi la spiaggia come diceva mamma e per questo aveva scelto quel periodo. «Mia madre non lo deve sapere / non lo deve sapere che / voglio andare ad Alghero / in compagnia di uno straniero...». b- L’amore perverso. Mi aveva educato a essere sempre aperto e sincero, e considerarla come se fosse un’amica e non una mamma e lei faceva lo stesso con me e ci confidavamo e lei mi chiedeva consigli, o almeno fingeva di farlo. Aprì il cassetto e frugò dentro, e tirò fuori un telo di seta a filato leggero e trasparente, poi lo richiuse e lo portò sul suo comodino. Come mai? - 303 p. ; 22 cm - Bimetrove è il portale delle Biblioteche Metropolitane Venezia che partecipano al Polo regionale del Veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale Età consigliata: 17 – 99 anni “Quindi, cara stella, impara a scalciare soprattutto con la testa. Mi turbava stringerla in quel momento, sentire il seno frugato dalle sue mani, le grosse mammelle che quell’uomo aveva manipolato e maltrattato contro il mio torace giovane e scarno del mio gracile corpo, e anche se mamma piangeva, mi stordiva, forse eccitava, anche se non capivo appieno come si manifestasse una eccitazione. “La denuncio!..Non mi tocchi!… Se ne vada!! Sentendomi arrivare si voltò e vedendomi sorrise da me ricambiata, dicendo: Oppure fu il rimorso o il fatto con la sua sicurezza di poter gestire tutto come al solito. di Fabio Zammit su Pinterest. Conversione di una moglie per bene alla depravazione – Cap. Capì subito, sorrise e mi baciò la fronte dicendo:” Sei bravo!” Restò in silenzio a guardarmi smettendo di sorseggiare, poi chiese: Mia nonna di 75 anni ripete continuamente: "Mi trovo senza una figlia così, da un giorno all'altro" . E mi domandò ancora: “ Cosa hai provato. “Cosa facciamo adesso mamma? Sarà qualche ufficio estivo abbandonato d’inverno, oppure qualcosa dei pescatori .” a- Il donatore di sperma. …Ci stai?” Le chiese quell’uomo continuando a colpirla forte sulla natica. Aveva un odore particolare e intenso che mi inebriava. b- L’amore perverso. Mi sembrava impossibile, ero incredulo, tanta severità e autorevolezza da parte sua e ora era lei che mi chiedeva di farlo. Tu stessa gli hai detto che lo denunciavi… .” Fece una lunga pausa, si guardò in giro e le mani, come se non volesse rispondere, poi dicendomi quella che era la verità, sussurrò: Lei in piedi oramai eccitata e smarrita, riversa con il busto su quella tavola di legno con le braccia tese, ,ansimava confusa sotto lo scorrere della sua asta di carne dura in vagina, con suoi colpi acuti e penetranti, mentre le proferiva parole che nessuno si era mai permesso di dire a mia madre, nemmeno mio padre e ci offendeva entrambi : Ho avuto e ho molti corteggiatori questo è vero e ne ho ancora, ma non ho mai accettato la corte di nessuno … finora! Noté /5: Achetez Mia madre non lo deve sapere de Francini, Chiara: ISBN: 9788817119764 sur amazon.fr, des millions de livres livrés chez vous en 1 jour Metamorfosi di una moglie virtuosa – Cap.14 Lo Sviluppatore. Mia madre non lo deve sapere, no, le si spezzerebbe il cuore se lo venisse a sapere: non sempre vado a lavorare a volte esco prima, a volte entro dopo, e talvolta proprio non vado; ma non resto a casa, non "sono in malattia" perché la mia è una malattia che non si può dire. Il mattino seguente mi destò la sveglia di mamma alle sette, accesi la luce, lei non c’era, mi guardai attorno ero nella sua camera nel suo letto dove dormiva un tempo mio padre. A vederla e a sentirla gemere, ebbi una sensazione di calore pubico, avvertendo una forma di erezione. Esponeva con voce rotta dall’emozione del ricordo, guardando il vuoto o il calice sulla tavola che teneva per lo stelo e muoveva facendo oscillare il vino all’interno mentre parlava. MIA MADRE NON LO DEVE SAPERE Dopo il successo di Non parlare con la bocca piena, torna la protagonista Chiara in una storia di famiglia colorata e commovente. Metamorfosi di una moglie virtuosa – Cap.12 La schiava. Cap 19 La terza donazione di sperma. Mi voltai e la osservai seria e rigorosa e risposi: “Si…si … d’accordo mamma!” ” Ma cosa vuole fare! “Vatti a lavare tu ora! In compagnia di uno straniero. 34 – Fellatio. “Tiralo fuori! Come sto?” Non me l’aspettavo nemmeno io stessa di reagire fisicamente e sessualmente così, ero costretta sdraiata su quel tavolo a pancia in giù e con la coda dell’occhio guardavo sempre te e mi sono accorta che osservavi, e deve essere stato terribile anche per te vedere la mamma sopraffatta da quell’uomo.” Ripetè ancora seguitando:” Se mi voltavo ancora di più, oltre che sentirlo su di me, vedevo la sua ombra alle mie spalle.” Osservavo il suo bacino che con movimenti vigorosi e profondi si muoveva su e giù, avanti e Lo vidi slacciarsi la cintura dei pantaloni e credevo volesse picchiarla a cinghiate, invece fece cadere i pantaloni e lo slip di seguitò giù sulle scarpe e con mia enorme sorpresa apparve la sua asta di carne, dura, di discrete dimensioni, eretta e dritta come un pennone, con i testicoli sotto di essa penzolanti e ricoperti di peli grigi. “Mia madre non lo deve sapere” di Chiara Francini. Aaaaaasssssshhhhhhhhhh!!!! "Ho ancora speranza nell'umanità, credo ancora nel bene delle persone e nelle tantissime persone che  ci stanno dimostrando grande affetto e si sono messe, sin da subito, a disposizione degli inquirenti per aiutarli nelle indagini". Mi sedetti con un sorriso e masticando i biscotti la guardai fare lo stesso, osservandomi e sorridendomi mentre faceva colazione. Sapevo che era un incesto quello che facevo, ma volevo farlo, mamma mi piaceva, oramai preferivo lei a qualsiasi donna o ragazza , ero innamorato di lei e dentro di me lo sapevo. Nooo!! “Io non voglio che vai con altri uomini mamma!” Esclamai subito guardandola all’improvviso negli occhi. Metodi di conservazione del lievito madre. “No…” Rispondevo senza cadere nella provocazione :” Viviamo io e lei.” Dicevo sempre la verità. Era faticoso e impegnativo camminare sulla sabbia morbida, oltre che stancare, destabilizzava l’equilibrio con un gran lavoro di muscoli delle gambe e glutei, che mamma prendeva come ginnastica. “ Vieni siediti! Eravamo tutte due eccitati, anche lei oramai era accalorata. “Lo so!” Rispose, aggiungendo:“Di quello che è successo non deve venire a conoscenza nessuno.” Eravamo agitati io e mamma . “Per come ragiono io, è il padre che deve fare il primo passo, però non me la sento di giudicarlo perché non voglio colpevolizzarlo di niente”, ha aggiunto Andrea. Conversione di una moglie per bene alla depravazione – Cap. “ Ripetei con apprensione:”E’ la prima volta e non sono capace …non so come si fa!” Fu impressionante, mi addolorò e scosse profondamente vederla baciata in bocca da quell’uomo e lei che lo lasciava fare, non vedevo bene dalla mia posizione, ma probabilmente bocca contro bocca, lingua contro lingua, intrecciarsi e scambiarsi pur non volendolo la saliva tra loro. Ma lui restò fermo sull’uscio, subito non intuii cosa stava accadendo, ma ebbi uno strano turbamento, una strana sensazione di paura e piacere nel vedere mamma guardata da quell’uomo in modo intenso che l’ammirava nella sua bellezza. “ Così brava, ferma! IX° Non desiderare la donna d’altri –25 Beatrice al Macumba. Usa sempre l'espressione, presunto assassino. All rights reserved, 1 Lettere e confessioni – “Ho fatto sesso con l’amico di mio marito…”, 3 Lettere e confessioni – Cam girl (Afrodite), 4 Lettere e confessioni – Il vizio del gioco (Ludopatia), 5 Lettere e confessioni – Ecstasy ( Violentata in discoteca.). Lui si muoveva con padronanza, come se non fosse la prima volta che facesse quelle cose a qualche signora,esclamando: Da oltre la porta assieme al televisore acceso sentivo l’acqua scorrere continuamente. Cap 16 L’interesse del donatore. ”Non so cosa mi sia successo, ma si…è vero… all’improvviso e inaspettatamente o provato piacere, ma contro la mia volontà. Ho curato e nutrito il mio lievito madre per un mese intero come fosse una pianta e ora è pronto, sapere che è nato da zero ed è il frutto di tutti i miei esperimenti e che sarà il lievito che utilizzerò per quello che cucinerò per la mia famiglia mi sembra una cosa magica, si lo … Hai visto e sentito tutto, quindi non c’è niente di meglio che la sincerità .” E prendendo il pacchetto di sigarette ne accese una e iniziò: una mano, girandole il braccio sul fianco, le portava l’altra mano sul ventre stringendola per la vita, piegandosi in avanti su di lei baciandola sui capelli e sul collo. Era la prima volta con una donna ed era mamma, e avevo paura… paura di non essere all’altezza e di deluderla. Il passaggio di una moto ad alta velocità con il rumore della marmitta mi svegliò, guardai la sveglia era passata appena un’ora, ero sudato e sentivo in lontananza i rumori e le voci della strada. Mia madre non lo deve sapere. impregnata di umori e inserii una e poi due falangi in lei, che sussulto e ansimò nel buio, avvertendo all’interno della sua cavità la penetrazione e il piacere sottoforma di calore e umidità consistente. In una manciata di secondi, passai dalla visione della sua violenza sessuale e resistenza, al momento di sopraffazione, dove passiva e impotente si lasciava possedere. “ Con il viso ansioso e in attesa. Restai pietrificato, tolsi subito la mano dalla schiena e mi coprii il pene eretto e le gambe con il lenzuolo. Non riuscivo a muovermi ero come paralizzato, quasi intontito, come se quella donna non fosse mia madre, ma una estranea. Restai io in silenzio. Solare ed elegante, simpatica, felice di essere a Reggio Calabria- dopo ci ha svelato il perché- e gentile. Metamorfosi di una moglie virtuosa – Cap.19 Le vibrazioni. “Mi lascii!!! Che ricordo ha di sua madre Tiziana? All’improvviso nell’atto di accarezzarle le cosce, mentre lei allungava le braccia per allontanarlo da se, prima uno poi l’altro riuscì a prendere i polsi di mamma e unendoli, tenerli assieme nella sua mano e con forza glieli portò dietro la schiena, quasi abbracciandola viscidamente, approfittando di quel contatto per baciarla sul collo e sulle labbra, lasciandosi la mano destra libera per toccarla . 18– Assoggettata. 27 – Il Set. Poi lo posò e mi osservò abbassando lo sguardo e restammo in silenzio alcuni secondi. Ero sorpreso, sbalordito e intimorito, non sapevo che fare, un conto è pensare, fantasticare e un altro trovarsi e una scossa mi pervase tutto il corpo, nel sentire la mia mano prigioniera della sua, tenuta forte a premere sui peli. Metamorfosi di una moglie virtuosa – Cap.18 Marcel. “Aspetta!” !… E che bella donna che sei!” Schiaffeggiando le natiche trattenute dentro il tessuto pulito e bianco delle mutandine. Ma come scrivevo sopra, seppi poi che la loro divisione dopo vari litigi, fu per il carattere che aveva mamma essendo una donna fatta a modo suo, gelosa e possessiva di indole sospettosa. “Ma in che modo ti sentivi turbato?” “ Quella forma … chiamiamolo piacere … che provavo ad essere posseduta da quell’uomo, era solo una reazione fisica, del mio corpo alle sue manipolazioni, dovuta primo fra tutto all’astinenza sessuale di qualche anno… “ Fece una pausa e tirò una boccata alla sigaretta proseguendo: Quando sei nata stavo seduta in quel letto di ospedale e mi sentivo così… “ Come cosa provavo? Ad aver ascoltato le sue rivelazione e confidate le mie alla sua rigidità, mi sentii sconfortato, ma soddisfatto di aver parlato in quel modo, che lei si fosse confidata con me e io lo stesso con lei. Ogni tanto si intravvedeva nella vegetazione tra la cima degli alberi spuntare le tegole rosse di qualche villa o casa colonica nascosta da loro. b- L’amore perverso. Secondo me forse si rese conto di essere stata troppo dura con me e avendo paura che con quel comportamento mi allontanassi da lei e forse mi perdessi socialmente sentendomi solo accettò. Non una parola, solo il silenzio e il nostro respiro diventato affannoso e il strofinio delle mie gambe contro le sue. .” Continuando in queste insolenze:” Tuo padre non c’è?” In questa tragedia qual è la sua riflessione più forte? Ci eravamo sempre detto la verità e glielo avrei detto. Mentre io intanto continuavo a pensare a quel momento, a quello che avevo assistito quasi l’anno prima in quella casupola, e quel pensiero ora che ero cresciuto mi eccitava portandomi ad avere anche l’erezione, fino a masturbarmi pensando a lei . “ Ma perché provavi piacere mamma se non volevi e lui ti picchiava sul sedere ?” Chiesi sempre più indiscreto. “Non credere che mi piacesse essere posseduta brutalmente da quella bestia, tutt’altro, ne ero costretta, schifata … ma subivo sottomessa alla sua brutalità. Il giorno seguente invece mi portò nel paesino di Castagneto Carducci , a vedere la casa del poeta Giosuè Carducci: Poi mi guardò a lungo in silenzio, mentre io guardavo lei e all’improvviso mi accarezzò il viso dicendo: E guardami in faccia per favore quando ti parlo.” E glielo dissi: In quel momento un uomo che avevamo intravisto poco prima in lontananza sulla spiaggia entrò silenzioso senza essere visto, e si mise sull’uscio bloccando l’uscita, all’interno c’eravamo solo io e mia madre. “Si!” Risposi. Era molto apprensiva nei miei confronti, voleva sempre sapere cosa facessi, dove andavo, con chi e chi frequentavo. “ Sai che hai una bella mamma, sempre ben vestita e profumata, che lavoro fa?” “Perciò cerca di non avere più di questi pensieri su di me… e non spiarmi mai più, che questo si chiama incesto, se no sarò costretta a prendere dei provvedimenti che non voglio , perché intanto non ci potrà mai essere niente tra me e te… chiaro?” All’improvviso facendo girare il braccio e mettendomi l’altra mano sulla schiena all’altezza del lombi, mormorò ansimante con le labbra sul mio orecchio: "Mia madre è stata uccisa e io chiedo di sapere il perché: se la moglie dell'uomo fermato sa qualcosa, ci aiuti" di Tatiana Bellizzi Francesca con la mamma Tiziana Gentile Copyright © 2019 Immoralexx by Educatore. La vidi prendere il bordo inferiore della maglietta e tirando su le braccia tese sopra la testa la sfilò da esse, facendo uscire per ultimo la testa e i lunghi capelli, e nel silenzio della camera sentivo lo strofinio del tessuto sul suo corpo. Sei d’accordo?” Ribadì ferma. Tatiana Bellizzi Mamma era felice e orgogliosa di me e del mio aspetto fisico, e oltre ad essere bello e bravo, ero intelligente e studioso e le davo le molte soddisfazioni di un buon figlio, non avendo cattivi pensieri e non frequentando brutte compagnie . “ Asciugati! Ti sento godere … Ti sento la figa bagnata di piacere e il seguito sarà ancora più bello vedrai! L’utilizzo a lungo termine non è raccomandato, normalmente il trattamento non deve durare per più di 8-12 settimane, incluso il periodo di riduzione della dose. Mamma spaventata non reagiva:”Non farci niente… .” 17– Il ristorante.