Bisogna aspettare il 1996 per avere il nuovo disco, Linea Gotica. Il 25 aprile 1995 il gruppo dà vita mediante il Consorzio Produttori Indipendenti a un concerto tenutosi a Correggio per celebrare l'anniversario della liberazione d'Italia e che confluisce nella compilation Materiale resistente, in cui i CSI sono presenti con il brano Guardali negli occhi. Nel 1994 esce l'album Ko de mondo. Intraprendono poi due tour, uno invernale e uno estivo, con Linea Gotica. L'album contiene anche la cover del brano di Franco Battiato E ti vengo a cercare e vede la partecipazione dello stesso Battiato e di Marco Parente come batterista. L'apertura del disco è affidata alla prima cover della loro carriera: "A Ja Ljublju SSSR", ovvero l'inno sovietico con un testo epico originale di Ferretti, una roboante ed echeggiante batteria elettronica e la tagliente chitarra di Zamboni a cantare la melodia. La band emiliana, infatti, è stata per lungo tempo il simbolo di una controcultura musicale, di un attacco irriverente e spietato al "sistema", che ha traghettato attraverso due decenni il pubblico "alternativo" italiano. Ma dietro quest'immagine istrionica, si inizia a intravedere un'ombra di misticismo. Quasi fosse una lunga preghiera. A emergere è anche il canto distaccato e straniante di Giovanni Lindo Ferretti, sorta di John Lydon padano, che si rivela forse il primo cantante italiano capace di adattare la propria lingua alle esigenze ritmiche e armoniche del rock. Gli album sono stati distribuiti dalla casa discografica fondata dai componenti del gruppo stesso, il Consorzio Produttori Indipendenti. "A tratti" apre il disco con potenza e con il monito "se divento un megafono m'incepperò"; "Del mondo" culla con il piano e taglia con le chitarre una magica amarezza; "Fuochi nella notte" recupera un sapore di ballata popolare, mentre l'ipnotica "In viaggio" è quasi rock da autostrada. Nel disco brillano vecchie gemme dei CCCP che in questa forza, controllata dalla sottile elettricità, vengono fuori con una indiscussa eleganza di scrittura. Si tratta di Socialismo e barbarie. "Guardali negli occhi", "Unità di produzione", "Cupe vampe". Una trasformazione agevolata, a suo dire, dal tour con Giorgio Canali per il progetto-tributo ai Joy Division e che ora le schiude le porte di una interessante "seconda vita" artistica. Fanno eccezione il singolo "Forma e sostanza", molto trascinante anche se chiaramente orientato alle classifiche di vendita, e l'orientaleggiante "Ongii", che concede forse i momenti più spirituali dell'album. Camicia bianca e cravattino nero à-la Patti Smith, l'ex-investigatrice di "Quo Vadis, Baby" sfodera una presenza scenica sorprendente, saltando e ballando sul palco con foga da frontgirl di razza. Affinità-Divergenze fra il compagno Togliatti e noi. Il disco, pubblicato in gennaio, viene tolto dal mercato il 1º maggio dello stesso anno. Il nome dell'album è però una storpiatura di Codemondo, frazione di Reggio Emilia. La band, che ormai ha in pianta stabile anche Ginevra di Marco e Francesco Magnelli, parte per un viaggio in Oriente e ne ritorna per un nuovo album. Cerca nel più grande indice di testi integrali mai esistito. Our team works hard to bring you new and handpicked high-definition full videos every day. Dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 2002, alcuni ex-componenti dei C.S.I. Gli inediti (registrati a parte) sono interessanti: "P.C. La violenza e la rudezza dei primi dischi sembrano essersi sì stemperate, ma anche compattate in un suono meno selvaggio e straziato, ma austero e solido. E' il vero disco di esordio per la nuova sigla. Per chi volesse trovare qualcosa dei vecchi dischi, restano "Fedele alla lira?" Ma c'è soprattutto "Io sto bene". E' tutto punk e filastrocche elementari urlate su chitarre spigolose a ritmo forsennato: "Spara Yuri spara, spera Yuri spera" e "Islam punk, Islam punk, punk Islam e Islam punk" sono i vagiti di questa italianissima creatura che nella sua necessaria violenza ricorda più gli MC5 o gli Stooges che le band inglesi del '77. Il 12 marzo è stato reso disponibile all'ascolto il brano inedito Senza domande, primo estratto dal lavoro che verrà pubblicato il 25 aprile. Una ricerca di profondità che si evidenzia con la quasi totale rinuncia alle percussioni, con il rallentamento di tutti i tempi, con la scelta di una uniformità timbrica data dalle chitarre appena distorte e dalle tastiere, che fanno da piccolo organo, il tutto a fare da tappeto alle parole di Ferretti e ai vocalizzi di Ginevra di Marco, senza mai cercare variazioni improvvise o aperture potenti. L'ultimo album in assoluto dei CSI esce il 29 gennaio 1998 ed è La terra, la guerra, una questione privata, registrazione del Concerto in onore e a memoria di Beppe Fenoglio, suonato e registrato ad Alba nella Chiesa di San Domenico il 5 ottobre 1996. Ferretti ha intanto vinto la più difficile delle battaglie, sconfiggendo il cancro alla pleura da cui era affetto. Il Medio Oriente la fa da padrone in pezzi come "E' vero ", "Madre", "Le qualità della danza" e "And the radio plays", a dire il vero solo in quest'ultima sembrando un qualcosa di non totalmente sintetico e di maniera. Il disco esce in estate e questo fa sì che nel vuoto di uscite circostante, vendendo poco più dei due precedenti, catapulti i CSI in testa alle classifiche italiane, con oltre 80.000 copie vendute. Il disco si apre con una dichiarazione di identità, un urlo "CCCP" e via, in un mare di feedback, una batteria elettronica che è una pulsazione continua e le parole che sono quelle che non senti altrove "fedeli alla linea, anche quando la linea non c'è, quando l'imperatore è malato, quando muore o è dubbioso". La svolta avviene durante un tour in Unione Sovietica, effettuato nello stesso 1989 insieme ai Litfiba, il gruppo di riferimento per la dark-wave italiana. I due mettono in piedi degli show, ma l'impatto col pubblico non è dei migliori: la complessità e il distacco dei testi e la mancanza di linee melodiche non aiutano. Dedicato al mito della Resistenza (in particolare quella italiana durante la Seconda guerra mondiale e quella bosniaca di Sarajevo), il disco presenta una ricerca quasi disperata dell'intimità. Things that make you go "Awww"! Federico Guglielmi, Voci d'autore. Ci sono alcune cose fra le più affascinanti suonate dal gruppo. A trarre giovamento da questi riarrangiamenti sono soprattutto i brani dei CSI e in particolare le tre tracce che aprono il disco. Biblioteca personale L'album Linea Gotica del gennaio 1996 è scaturito dal dolore per i tragici avvenimenti accaduti in quegli anni nei Balcani (si parla di Sarajevo in Cupe vampe). I testi di Ferretti sono i meno interessanti di sempre ("M'importa na sega"? Il disco (18 tracce per 72 minuti) presenta vecchi brani dei CCCP, canzoni dei CSI, letture di Ferretti, inediti dei PGR. Quella frase "Se divento un megafono m'incepperò" diventa la barriera oltre cui non si può andare: il gruppo si spacca fra chi prende impegni per il futuro sempre più stringenti, nuovi dischi, nuovi concerti, libri, e chi vuole un tempo diverso e forse motivazioni diverse per continuare a suonare. Pictures , GIFs & Videos of adorable animals. I riferimenti più evidenti sono reminiscenze mitteleuropee (soprattutto la scena new wave tedesca, dai Kraftwerk agli Einsturzende Neubauten), punk e proto-punk americano (MC5, Stooges, Ramones), cantautorato italiano (Battiato in primis) e dark britannico (dai PIL ai Bauhaus). Dagli ultimi CCCP mutua una certa severa austerità e la modalità di lavoro: tutti insieme in campagna a far crescere suoni e idee. Il gruppo sembra dirigersi verso la sua fine, almeno per come lo avevamo conosciuto. Un progetto che si sublima in versione live, dove la voce della nuova cantante Angela Baraldi risuona potente, le chitarre fendono l'aria con i loro lancinanti feedback. Riguardo al viaggio dei CSI in Francia è stata anche realizzata una VHS intitolata Ko de mondo, immagini sul finire della Terra. E alcuni dei loro classici - da "Curami" a "Emilia Paranoica", da "Annarella" a "Cupe Vampe" - resteranno tra i massimi traguardi raggiunti dal rock italiano. Nel frattempo i CSI partecipano come attori (curano anche la colonna sonora tramite il CPI) al film Tutti giù per terra (1997) di Davide Ferrario. Il finale di “Cronaca Divina Te Deum” è tanto sorprendente quanto le dichiarazioni filo-clericali e destrorse di Ferretti.A far rivivere le emozioni della epopea-Cccp è poi la rimpatriata tra amici organizzata da Zamboni per festeggiare trent'anni di Ortodossia. I CCCP nascono nel 1982 a Berlino, dall'incontro di Giovanni Lindo Ferretti (voce) e Massimo Zamboni (chitarre). Rispetto alla formazione dei CCCP, entrano stabilmente Gianni Maroccolo (basso), Giorgio Canali (chitarre), Francesco Magnelli (piano, tastiere) e sua moglie Ginevra Di Marco (dapprima come corista), mentre abbandonano la compagnia Fatur e Annarella. Gli episodi meglio riusciti sono proprio le canzoni che tentano la via di una epica techno-pop: "B.b.b. ), l'album è super prodotto con strati di chitarre su strati di chitarre e sopra uno sfarfallio continuo di tastiere e piatti nelle parti più potenti, cui si alternano parti quiete guidate dal basso con batteria soft e piccoli respiri di tastiere o di chitarre: un quasi dub senza il coraggio di spingersi in terreni più elettronici. Dal vivo, la band si presenta come un circo sfavillante e decadente, un tempio del kitsch con trampolieri e mangiafuoco, con Fatur ("Artista del popolo") che si denuda e Annarella ("Benemerita Soubrette") che officia questi riti agnostici. A ridestare la nostalgia per i tempi d'oro di CCCP-CSI provvede il live Montesole, registrazione del concerto, in memoria di Don Dossetti, tenutosi il 29 giugno 2001 nel parco storico di Montesole, che ha portato alla ricostituzione dei CSI nel nuovo progetto dei Per Grazia Ricevuta. Il suono è casereccio, rozzo e povero, ma dentro ci sono energia da vendere e l'esatto contrario dell'energia: canzoni annichilite e annichilenti come la lunga "Emilia paranoica", uno dei capolavori della band, in cui una stasi pesante e obesa (una batteria elettronica in quattro e lentissima, accoppiata agli accordi di chitarra in sincrono con il declamato sillabato di Ferretti) improvvisamente inciampa per prendere velocità, come una caduta dalle scale, e poi si blocca immobile per riprendere l'ossessiva lentezza dell'inizio. Sembra una strada da cui è difficile uscire e invece nel 1998 esce La terra, la guerra, una questione privata concerto in onore e a memoria di Beppe Fenoglio, suonato e registrato ad Alba in una chiesa, le cui note di copertina così si concludono "Uscirà il 29 gennaio 1998, ci accompagnerà durante il "M'importa 'na sega' tour", ma non ce ne sarà traccia in quei concerti. varie, La terra, la guerra, una questione privata, Recensione di "Canzoni Preghiere Parole Opere Omissioni", biografia di Giovanni Lindo Ferretti, La terra, la guerra, una questione privata (ristampa), 1964-1985 Affinit�-Divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi - Del Conseguimento Della Maggiore Et�. Che si tratti di calcolo o di casualità, se ne discute a lungo... il rock alternativo italiano conquista i mercati... Ma di alternativo il disco non ha molto. Fanno capolino le fisarmoniche e i testi si sbilanciano definitivamente verso il misticismo, le chitarre di Zamboni si addolciscono e per la voglia di distorsione deve fare il suo ingresso nella band Giorgio Canali. Tra manifesti ideologici e inni dolenti, ironia e paranoia, rabbia punk e misticismo orientale, Contributi di Davide Bassi ("Montesole"), Michele Saran ("Ultime notizie di cronaca"), Playlist e selezioni In sostanza, è un disco ancora acerbo, non tutto è ancora a fuoco: a parte "Emilia paranoica" e "Mi ami", è dichiaratamente un disco di formazione, i testi non sono ancora i proclami di disperazione e ribellione che arriveranno poi, l'impianto musicale è ancora troppo lineare, troppo deboli ancora le influenze popolari. La loro prima collaborazione inizia con un concerto al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (tenuto insieme agli Üstmamò e ai Disciplinatha il 18 settembre 1992 e documentato nel disco Maciste contro tutti)[2] e prosegue con una fortunata serie di dischi. Zamboni e Ferretti si lasciano male. Da segnalare anche la cupa cover di "E ti vengo a cercare", cantata insieme all'autore, Franco Battiato, e l'ipnotica "Esco", con cadenze rallentate alla Codeine. Questa stanca alternanza copre tutto il disco e la distorsione non riesce quasi mai a comunicare quella durezza che forse si cercava. ", "Svegliami" e "Roco roco rosso". Piuttosto, dopo partenze (non ultima, quella di Ginevra Di Marco) e soprattutto opere mediocri (l’omonimo e D’anime d’animali, con l’eccezione forse del non indegno live a Montesole), si può parlare di doveroso capolinea per la saga dell’ultima incarnazione musicale di Ferretti e compagnia.Il contenuto delle “Ultime notizie” è ben espresso fin dalla confezione del cd, che preferisce mostrarsi come opera dei tre nomi reduci, più che della band-progetto. E' quello che non si era (forse) mai visto in Italia: una band che non fosse una scopiazzatura di modelli inglesi e americani. Verrà ritirato dal mercato il 1° maggio 1998. La cultura popolare emilano-romagnola può essere filtrata da etica ed estetica punk. Si tratta del primo disco per la nuova sigla. La qualità del suono è decisamente migliorata. Non è una questione economica, è una questione privata". Il passo seguente è spiazzante, un singolo con Amanda Lear, una cover di "Tomorrow". E capolavoro è questo concerto dalle chitarre di "Campestre" alle tastiere di una "In viaggio" rallentata e rarefatta, all'emozione di risentire "Annarella" accompagnata solo dal pianoforte, al finale con la ripresa di "Guardali negli occhi" con la sua ode partigiana e le chitarre di Canali in un feedback delicato quanto straziante. Con questo disco nasce una entità nuova, è l'ultimo lavoro dei CCCP ma in realtà è il primo disco di un gruppo nuovo. : una storia, 1980-1996, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, La terra, la guerra, una questione privata, Ko de mondo - Immagini sul finire della terra, Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi, Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa, Compagni, cittadini, fratelli, partigiani/Ortodossia II, Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Consorzio_Suonatori_Indipendenti&oldid=117341230, Gruppi musicali dall'attività discontinua, Collegamento interprogetto a una categoria di Wikimedia Commons presente ma assente su Wikidata, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. La guerra nella ex Jugoslavia e il rogo di Sarajevo, la poesia e le storie dei partigiani: a 25 anni dall'uscita, abbiamo raccolto le influenze e i riferimenti al centro del capolavoro dei C.S.I. [1], Nel settembre 2013, dopo lo spettacolo 30 anni di Ortodossia, lanciato da Massimo Zamboni e Angela Baraldi a cui ha partecipato anche Giorgio Canali, a questi componenti si aggiungono Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli e tutti insieme (al gruppo completo mancano Giovanni Lindo Ferretti e Ginevra Di Marco, sostituita dalla Baraldi), supportati da Simone Filippi (batteria) intraprendono il tour Ciò che non deve accadere accade, suonando sotto il monicker Ex CSI che riporta dal vivo le canzoni dei CSI. Dopo un viaggio in Mongolia di Ferretti e Zamboni (durante cui sono state effettuate riprese facenti parte del documentario di Davide Ferrario Sul 45º parallelo), la band torna con un nuovo disco in studio realizzato tra il gennaio e il marzo 1997 a Carpineti, nel reggiano e pubblicato nell'agosto dello stesso anno. In alcuni frangenti il disco raggiunge una grande intensità, e questo proprio nei momenti in cui questo lungo mantra si avvolge su se stesso prendendo respiro, ad esempio nell'intrico di archi e chitarre in tempo ternario della splendida "Cupe Vampe" (sull'assedio di Sarajevo) o alla fine del disco ("Irata"), nel moto circolare della frase pasoliniana "ad onta di ogni strenua decisione o voto contrario mi trovo imbarazzato sorpreso ferito per un'irata sensazione di peggioramento di cui non so parlare né so fare domande". In effetti, i tremendi deja vu sovraprodotti a base di elettronica (“Cronaca montana”, “Cronaca di guerra 1”), i clichè new age (“Cronaca del ritorno”, con una nuova riscoperta della drum machine dai tempi dei Cccp, e “Cronaca di guerra 2009”), e le tiritere del cantante (“Cronaca settimanale”), non impressionano il fan più incallito. Il Consorzio Suonatori Indipendenti (o C.S.I.) Funny and cute animals. XXX movies in full length 1080p for each category. Tutta la scena nostrana degli anni Novanta deve qualcosa a Ferretti e compagni. Le chitarre distorte e i tempi veloci ci sono ancora, ci sono "Per me lo so" e "Tu menti", l'inno religioso per organo e voce di "Libera Me Domine" e soprattutto "Rozzemilia", inno disperato e devastato, pieno di amore-odio per la propria terra segnata da quelle "cataste di maiali sacrificati". In altri momenti, però, il disco scorre pesante e lento ("Blu", "Io e Tancredi") e non riesce a trovare quella sintesi di spirito e materia così fortemente cercata. Del conseguimento della maggiore età. Tutti i brani, infatti, sono scarnificati, ridotti all'osso, rallentati, dilatati, senza percussioni e batteria, suonati perlopiù con l'ausilio di pianoforte e di una buona dose di effetti elettronici. Un ruolo fondamentale, dunque, ma non solo dal punto di vista strettamente musicale. Il disco suona tutto sommato ancora bene e riesce a stare in equilibrio fra impulsi nativi e nuove fascinazioni. Ora i CCCP sono finiti sul serio, usciranno ancora due live postumi che nulla aggiungeranno e nulla toglieranno a quanto fatto dal gruppo. Del resto, anche il nome CCCP non inneggia al comunismo sovietico ma ne celebra la pronuncia storpiata da un ipotetico militante provinciale. Passano due anni ed esce il singolo "Oh battagliero" (1987), con il suo andamento tangheggiante e poi, nello stesso anno, il primo album per una major, la Virgin. Ci sarà una lunga pausa, poi gli stessi attori di questo ultimo disco si reincontreranno e ripartiranno insieme con il progetto CSI. La sigla C.S.I., oltre ad essere l'acronimo di "Consorzio Suonatori Indipendenti", è un ovvio riferimento ai cambiamenti in atto nell'ex impero sovietico. Ma a stupire è soprattutto la sua voce: se ne conoscevano le qualità fin dagli inizi della sua lunga gavetta (a scoprirla fu Lucio Dalla nel 1990, poi in pratica ha collaborato con tutti i big del cantautorato italiano) ma ora ha acquisito una strana timbrica, oscura, quasi maschile, che si attaglia insospettabilmente, ma in modo perfetto, ai vecchi brani di Ferretti. Massiccio l'utilizzo dell'elettronica (che, con la complicità di Hector Zazou, assumerà un ruolo ancora più importante nel loro disco in studio): nella lettura "La notte", di Elie Weisel, la voce di Ferretti è accompagnata, e talvolta quasi sovrastata, da suoni techno, mentre in "Unità di produzione" si può ascoltare addirittura il cantato di Ferretti filtrato col vocoder. Il disco brilla dall'inizio alla fine, e chiude la storia di questa band. L'album vede la partecipazione anche di Pino Gulli (batteria), Alessandro Gerby (percussioni) e Marco Parente (percussioni in Del mondo). Il disco suona molto asciutto, gli arrangiamenti sono dosati, le chitarre di Zamboni sono molto ordinate e quelle di Canali riscoprono qua e là un uso primitivo del feedback, lontano dal grunge, dalla no wave o dai Sonic Youth, e vicino ai gruppi dei tardi Sessanta, che resta sempre in secondo piano. - Popular Correct", urlata, non sfigurerebbe in un disco dei CCCP; "1/365°" è una semplice canzone a due voci accompagnata dal solo pianoforte.Seguiranno altri progetti minori, come le due collaborazionidi Ferretti - Iniziali: BCGLF (con Giorgio Barberio Corsetti, 2003) e la composizione di ispirazione sacra Litania (con Ambrogio Sparagna, 2004) - più la nuova produzione targata Per Grazia Ricevuta, D'anime e d'animali (2004), che segna un ritorno agli assalti rock di qualche anno prima, seppur senza più l'originaria verve.Nel frattempo, Ferretti intraprenderà anche una brillante carriera letteraria, pubblicando, tra gli altri, "Fedeli alla linea dai CCCP ai CSI" (con Massimo Zamboni e Alberto Campo), "Il libretto rozzo dei CCCP e CSI" (con Massimo Zamboni e Remo Bonazzi) e "In Mongolia in retromarcia" (con Massimo Zamboni). I due si muniscono di drum machine e suonano in giro per la Germania, rifacendosi soprattutto al punk espressionista di Einsturzende Neubauten.Il ritorno in Italia porta l'illuminazione. Se "Celluloide" è un piacevole scherzo su un tempo fra il funky e l'elettronico, "Finestere" è sinceramente un po' ingombrante con il suo latino e le sue chitarre obese e "Intimisto" è un monologo faticoso. Il disco è qualcosa di totalmente nuovo per i CCCP. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 dic 2020 alle 12:38. Una magica sospensione tiene insieme una architettura sonora semplice che al tempo stesso è leggera e solidissima. Nel 1984 esce il primo Ep Ortodossia. I CCCP si trasformano in CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti) nel 1992, in un concerto a Prato. Più elettronica e meno distorsione: un disco di techno pop. Ferretti unisce misticismo e pensiero femminile a uno sguardo che dalla provincia italiana abbraccia l'Europa. rock?! Join Facebook to connect with Luca Ventaloro and others you may know. Seguono molti altri concerti, in cui il gruppo si appropria anche di "Noi non ci saremo" dei Nomadi in un lento mormorare di tastiere. Tabula Rasa Elettrificata arriva primo in classifica, mettendo così in crisi l'idea di "gruppo alternativo" (T.R.E. Quasi Guareschi. Da questo tour nasce l'ultimo disco dei CCCP, quello della svolta e della fine. Questa è la canzone che li identificherà, perché in questo lieve accelerando in quattro quarti c'è tutta la provincia italiana e tutta il senso di vuoto degli anni Ottanta ("Non studio, non lavoro, non guardo la TV, non vado al cinema, non faccio sport"...). Si tratta di Tabula Rasa Elettrificata, (1997). italiano! L'idea allora è arricchire lo show con situazioni e personaggi. Così nel 1990 il gruppo, a cui chiunque oggi suoni in Italia deve almeno un piccolo grazie, chiude la sua esistenza. è stato un gruppo musicale italiano nato dalle ceneri dei CCCP - Fedeli alla linea. Ma tutto lascia pensare che la sua vena artistica sia ormai in declino. Il Consorzio Suonatori Indipendenti (o C.S.I.) è stato un gruppo musicale italiano nato dalle ceneri dei CCCP - Fedeli alla linea.Gli album sono stati distribuiti dalla casa discografica fondata dai componenti del gruppo stesso, il Consorzio Produttori Indipendenti.. Dopo lo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 2002, alcuni ex-componenti dei C.S.I. Dopo la fine dei CCCP (1990), con la caduta del muro di Berlino, quel che rimaneva dei CCCP originali (Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, il "nucleo emiliano") si incontra con il "nucleo toscano" in uscita dai Litfiba, composto da Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, che già avevano collaborato all'ultimo album dei CCCP Fedeli alla Linea, Epica Etica Etnica Pathos, insieme al loro tecnico del suono, Giorgio Canali. Nel 2001 Ferretti pubblica un disco solista (Co.Dex, 2000), che passa quasi inosservato così come il debutto sotto la nuova sigla Per Grazia Ricevuta (2002), sorta di rimpatriata dei Csi senza Zamboni, improntata a sonorità electro-world, con la produzione di Hector Zazou e il mixaggio dell'esperto Peter Walsh (presente anche in "The Last Broadcast" dei Doves). Per il resto, è un disco sinceramente imbalsamato, power pop senza neanche il dono della felicità melodica. Contributi di Davide Bassi ("Montesole"), Michele Saran ("Ultime notizie di cronaca"), L'ultimo atto del trio di reduci Ferretti-Canali-Maroccolo, (2009 - Universal)Una ricca ristampa in dvd per l'omaggio fenogliano di Ferretti e compagni, (2003 - Mercury / Universal)Gli ex-Csi si rivisitano in un suggestivo live atmosferico, (2002 - Universal)Un ritorno in salsa eletro-world per gli ex-Csi. Come infatti il precedente nome faceva riferimento alla sigla in cirillico dell'Unione Sovietica, così questo fa riferimento alla Comunità degli Stati Indipendenti che aveva preso il posto dell'U.R.S.S. Wij willen hier een beschrijving geven, maar de site die u nu bekijkt staat dit niet toe. Wij willen hier een beschrijving geven, maar de site die u nu bekijkt staat dit niet toe. [3] Il tour coincide con la pubblicazione del box Vicini per chilometri (Tannen Records/Universal Music Italia), che racchiude tutti e 5 i dischi ufficiali della band in vinile.[4][5]. Lo spettacolo uscì anche in VHS (ristampato poi nel 2005 in DVD). sono confluiti nei PGR. Ma i CCCP non sono un clone provinciale di una band inglese o americana: sono una band provinciale italiana che ha storpiato tutto quello che poteva essere canzonetta o ballo liscio e l'ha tritato in un frullatore punk al massimo dei giri. I CCCP nascono nel 1982 a Berlino, dall'incontro di Giovanni Lindo Ferretti (voce) e Massimo Zamboni (chitarre). E' un disco splendido, una gemma purissima e tagliente. I pezzi sono tutti tratti da Epica Etica Etnica Pathos dei CCCP e non c'è nulla di nuovo: si potrebbe trattare di una reducistica reunion ma non è così. In formazione entrano stabilmente Gianni Maroccolo, Giorgio Canali, Francesco Magnelli e Ginevra di Marco (cori), mentre abbandonano la compagnia Fatur e Annarella. Tedio domenicale, quanti amori frantuma") alle intuizioni brechtiane di Kurt Weill fino a sprazzi folk.