I flautisti più esperti possono superare questo limite con diteggiature e tecniche di emissione particolari. 10, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Flauto_dolce&oldid=118435525, Strumenti della musica colta del XX e XXI secolo, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Contestualizzare fonti - strumenti musicali, Voci non biografiche con codici di controllo di autoritÃ, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, soprano in sol (che oggi chiameremmo "contralto". Il flauto dolce moderno (che ha l'estensione del flauto tardo-barocco) produce tutte le note della scala cromatica, per un'estensione totale di due ottave e un tono. Nel jazz, troviamo il flauto dolce nelle composizioni di Keith Jarrett, Pete Rose o Paul Leenhouts. I prezzi includono l'IVA locale Spedizione gratuita per acquisti di un importo superiore a € 199 La ricerca non ha dato risultati :-(Uno dei filtri ultizzati ha determinato . Per conoscere Il flauto dolce era ampiamente impiegato nel repertorio strumentale, e le indicazioni più significative del suo utilizzo vengono dalle numerose opere dedicate alla pratica delle variazioni strumentali su madrigali e chansons basate sulla tecnica della diminuzione. Flauto contralto in vendita in strumenti musicali: scopri subito migliaia di annunci di privati e aziende e trova quello che cerchi su Subito.it custodia flauto custodia flauto traverso fa flauto flauti traversi professionali flauto antico flauto dolce legno flauto in legno flauto jupiter flauto muramatsu flauto nero flauto pearl flauto per bambini … Oltre ad essere usato in varie formazioni flautistiche e da concerto, il flauto contralto è popolare in molti gruppi jazz. Le due famiglie erano utilizzate in alternativa l'una all'altra, a seconda delle esigenze musicali. Il flauto dolce oggi più diffuso è il soprano in do, utilizzato in genere per l'educazione musicale nelle scuole elementari e medie, benché gran parte del repertorio solistico per il flauto dolce (specificamente, quasi tutto il repertorio barocco) sia destinato al flauto contralto in fa. La versione dritta è più frequentemente usata per comodità e per ragioni acustiche. 50 Airs Anglois per Flauto Dolce Contralto solo (Nn. Per similitudine con la nomenclatura dei registri dell'organo, si usa dire che gli strumenti accordati all'unisono delle voci dallo stesso nome suonano «in 8 piedi (8')», mentre quelli che suonano trasponendo un'ottava sopra o un'ottava sotto, rispettivamente, sono accordati «in 4'» o «in 16'» [3]. Vivaldi scrisse numerosi concerti per flauto contralto e archi (o per flauto e altri strumenti concertanti), e almeno tre concerti, particolarmente virtuosistici, per "flautino“ (che dovrebbe essere il flauto dolce sopranino in fa), archi e basso continuo. La testata può essere dritta o curva, ed entrambi i modelli hanno un sistema di chiavi Boehm (lo strumento è stato reso popolare da Theobald Boehm, che di fatto ha sviluppato il moderno flauto contralto), e il fatto che sia uno strumento traspositore permette ai flautisti di suonare lo strumento senza dover imparare nuove posizioni. È l'estensione immediatamente più grave del flauto in do. Ricordo che per distinguere il flauto a diteggiatura tedesca da quello a diteggiatura barocca bisogna guardare i fori delle dita indice e medio della mano … Furono quindi pubblicate diverse raccolte di preludi per flauto, destinati a quest'uso. Michael Praetorius, nel suo trattato di organologia del 1619, indica i seguenti strumenti (rappresentati nell'illustrazione riportata a fianco): Alcuni gran bassi in fa1 erano dotati di un sistema di chiavi che ampliava l'estensione nel grave fino al do1. Telemann e Quantz, inoltre, scrissero brani in cui è prevista (caso rarissimo) la compresenza di flauti dolci e flauti traversi: la triosonata in Do maggiore per flauto dolce, flauto traverso e basso continuo di Quantz, il concerto in mi minore per flauto dolce, flauto traverso e archi TWv 52:e2 di Telemann, e l'Ouverture in si bemolle maggiore TWV 55:B6, sempre di Telemann, che prevede due flauti traversi e un flauto dolce come strumenti concertanti. Metodo per flauto dolce contralto E. Sapere realizzare sul piano espressivo gli aspetti dinamici, agogici, fraseologici, ritmico – metrici, melodici, polifonici, armonici di un brano 1. Il flauto dolce si suona tenendo lo strumento frontalmente, a differenza del flauto traverso che si tiene orizzontale, e soffiando nel becco con le labbra. Il foro più basso è disallineato rispetto agli altri, per poter essere agevolmente raggiunto dal dito mignolo; nei flauti rinascimentali, in luogo del foro più basso venivano praticati due fori alla stessa altezza, in posizione simmetrica, per permettere un eventuale uso con le mani invertite (la destra in alto, la sinistra in basso): il foro non utilizzato era sigillato con la cera. Impieghiamo una grande cura nel costruire gli strumenti per principianti. Il flauto dolce si distingue per la presenza di otto fori (sette frontali, più il portavoce[6]), laddove altri strumenti della stessa famiglia ancora in uso, ad esempio nella musica popolare irlandese, hanno normalmente sei fori, così come in origine anche il flauto traverso prima dell'intervento di Theobald Boehm nel 1832. La radicale trasformazione del flauto traverso ad opera di Theobald Boehm, fra il 1832 e il 1847, rende quest'ultimo strumento definitivamente più adatto a figurare nell'orchestra sinfonica. Johann Sebastian Bach ha usato i flauti dolci contralto come strumenti solisti nei Concerti brandeburghesi no. Il flauto traverso cominciò a prendere il posto del flauto dolce all'interno dell'orchestra intorno alla metà del Settecento. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 9 feb 2021 alle 19:11. https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Flauto_contralto&oldid=118550268, Strumenti della musica galante e classica, Strumenti della musica europea dell'Ottocento, Strumenti della musica colta del XX e XXI secolo, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Per questo motivo ancora oggi i nostri flauti dolci sono costruiti nella nostra fabbrica a Celle. Anche nella musica folk e nelle colonne sonore cinematografiche i flauti dolci hanno una certa importanza. Fra le sonate da camera per strumento a fiato e basso continuo del XVIII secolo, gran parte possono essere eseguite con il flauto dolce (eventualmente con la trasposizione di una terza minore verso l'alto, che si usava già all'epoca), diversamente da quelle che sono destinate al violino e quindi comprendono un'estensione troppo grande e occasionali accordi (anche delle sonate violinistiche più popolari, fra cui quelle di Corelli e di Vivaldi, comparvero tuttavia "arrangiamenti" per flauto dolce già nella prima metà del Settecento, in Inghilterra). Per questo motivo il flauto dolce è a volte chiamato "flauto diritto". Oltre un certo limite era necessario sostituire del tutto la sezione centrale con una di lunghezza diversa e con le distanze fra i fori alterate proporzionalmente: nel caso dei flauti traversi, molti strumenti dell'epoca giunti fino a noi hanno diverse sezioni centrali di ricambio, mentre non ci sono pervenuti flauti dolci con questa caratteristica; tuttavia alcuni costruttori moderni producono riproduzioni di strumenti antichi con sezioni centrali intecambiabili adattate a diverse accordature. Già disinfettato e santificato. Nel XVII secolo e all'inizio del XVIII secolo il flauto dolce era chiamato semplicemente flauto, mentre il flauto traverso si chiamava esplicitamente (flauto) traverso, (flauto) traversiere o traversa; nel XVIII secolo il flauto traverso accrebbe la propria importanza come strumento solistico, e circa dalla metà del secolo si iniziò a designare quest'ultimo come "flauto", determinando qualche incertezza interpretativa ai nostri giorni (che tuttavia in genere è di facile soluzione in base all'estensione e alla tonalità del brano, dato che l'estensione del flauto traversiere inizia una terza sotto rispetto al flauto dolce contralto e privilegia le tonalità con i diesis rispetto a quelle con i bemolli, più adatte al flauto dolce). Esistono flauti dolci di diverse lunghezze: i flauti più lunghi hanno un suono più grave, i più corti hanno un suono più acuto. È presente nel Dafne e Chloé di Ravel, nella Sagra della Primavera di Stravinskij, nell'opera Cyrano de Bergerac di Franco Alfano, nella Scythian Suite di Sergei Prokofiev. Strumenti di questo tipo sono descritti nel trattato di Mersenne (1636), ed è giunto fino a noi uno strumento rinascimentale lungo 260 cm, conservato al Museo del Mercato delle Carni di Anversa. Lo csakan godette di una notevole popolarità a Vienna e in tutta l'area austro-ungarica: fra il 1807 e il 1845 furono pubblicati oltre 400 brani di musica per csakan (solo o con accompagnamento di chitarra o pianoforte), per lo più destinati a musicisti dilettanti. Il fatto che dopo la metà del XVII secolo si sia iniziato (probabilmente ad opera degli Hotteterre) a costruire i flauti dolci in tre parti, mentre nel Rinascimento erano costruiti in un pezzo unico o al massimo in due pezzi (anche i più grandi), riflette un significativo cambiamento nella figura del flautista professionista. Alle soglie tra il Rinascimento e il barocco, sia Claudio Monteverdi (nell'Orfeo e nel Vespro della Beata Vergine) sia Heinrich Schütz inserirono il flauto (generalmente, una coppia di flauti) nell'organico di grandi opere sacre o profane, in occasionale alternanza agli strumenti acuti di più frequente utilizzo (violini, cornetti), per ottenere effetti timbrici particolari. L'estensione suonabile con facilità era di circa un'ottava e mezzo, e gli strumenti di taglia più piccola erano tipicamente in re e in sol (anziché in do e in fa). In area tedesca questi strumenti sono denominati rispettivamente, nel Medioevo e Rinascimento il flauto dolce era spesso denominato, Per le informazioni contenute in questa sezione, vedi A. Bornstein cit., pag. Lo strumento fornisce una presenza dinamica maggiore nell'ottava e mezzo più bassa della sua estensione. Viceversa, buona parte delle sonate dell'epoca barocca per strumento a fiato solo (con o senza basso continuo) si possono eseguire indifferentemente sul flauto dolce, sul flauto traverso o sull'oboe (quest'indicazione è spesso fornita esplicitamente nel frontespizio delle raccolte dell'epoca), quindi la loro esecuzione con il flauto dolce non si deve considerare una "trascrizione", nemmeno quando essa necessita della trasposizione del pezzo una terza minore sopra, secondo la prassi indicata da Jacques Hotteterre nel 1715. La versione con testata curva è spesso preferita dai flautisti di minore statura, perché richiede meno sforzi delle braccia e ha il baricentro dello strumento più vicino al corpo dell'esecutore. Le taglie più diffuse di flauti dolci sono il contralto, utilizzato per gran parte della musica del Flauto dolce contralto Gelobet seist du, Jesus Christ Lista di spartiti per Flauto dolce contralto Gelobet seist du, Jesus Christ - Was soll das bedeuten Spartiti e tablature. In un libro contabile del 1388 del conte Enrico di Bolingbroke (il futuro Enrico IV d'Inghilterra) si trova l'annotazione «fistula nomine Ricordo»[7], che risulta essere la più antica menzione del nome recorder, ancor oggi usato in inglese per il flauto dolce, la cui etimologia è tuttora sconosciuta. Gli effetti espressivi ottenibili con il flauto dolce si basano quindi sull'articolazione del fraseggio (la variazione del transitorio di attacco di ciascuna nota, ottenuta con diversi "colpi di lingua"), sull'uso (sporadico) di diteggiature alternative, e su moderate variazioni di intensità sulle singole note; è invece preclusa la possibilità di ampie variazioni di intensità (piano e forte) e di effetti di crescendo e diminuendo sull'arco di frasi lunghe. La famiglia del flauto dolce è formata da strumenti di varie dimensioni: sopranino, soprano, contralto, tenore, basso, contrabbasso, sub-contrabbasso. I flauti dolci sono realizzati in varie taglie, sviluppatesi in epoca rinascimentale, quando si diffuse la pratica di eseguire con strumenti brani polifonici originariamente destinati alle voci: da questa pratica derivò la produzione di un repertorio strumentale in cui le parti mantenevano le estensioni tipiche dei registri vocali[2]. Altri nomi del flauto dolce sono flauto diritto o … In epoca barocca il flauto dolce era usato nell'ambito di formazioni diverse. Ha in tutto otto fori, sette sul lato anteriore e uno su quello posteriore; dei sette anteriori, i tre superiori si aprono e si chiudono con indice, medio e anulare della mano sinistra e i quattro inferiori con indice, medio, anulare e mignolo della mano destra. Inoltre la cameratura del flauto dolce, particolarmente in epoca barocca, è conica (con l'estremità più ampia verso l'imboccatura) mentre quella di strumenti simili è cilindrica. La musica solistica per flauto contralto è però scritta nell'ottava reale. A testimonianza della sua popolarità, un elenco di proprietà di Enrico VIII, alla sua morte nel 1547, comprendeva ben 76 flauti dolci. Negli ultimi decenni del XX secolo la letteratura per il flauto dolce è cresciuta considerevolmente e sta crescendo anche nel XXI secolo, grazie a numerose nuove composizioni commissionate dagli interpreti. Mollenhauer Flauto dolce DL5206 Denner Alto Hz440 - Mollenhauer, Mollenhauer5206 Flauto dolce Denner Alto , Flauto Dolce Contralto Questo sito usa i cookie per fornirti un'esperienza migliore. Un'intera raccolta di dodici sonate originali per flauto dolce contralto e basso continuo di Benedetto Marcello fu pubblicata a Venezia nel 1712, e successivamente ripubblicata a Londra nel 1732. Il foro dell'imboccatura si trova sotto il labbro inferiore, l'apertura richiesta delle labbra è maggiore. L'imboccatura è simile a quella del flauto in Do, ma proporzionata alla taglia dello strumento. Le migliori marche di flauti contralto possono facilmente essere individuate; e finalmente troverete il prodotto che avete sempre desiderato. Alcuni strumenti erano realizzati interamente in avorio. Lo strumento ha lasciato traccia nella letteratura di questo periodo, ed è citato, ad esempio, in opere di Shakespeare, Samuel Pepys, John Milton. Per alzare di un semitono le note più gravi è necessario tappare i fori più bassi solo a metà: nel XVIII secolo, per rendere più precisa l'intonazione delle note basse alterate, il foro più basso e quello sopra di esso furono sdoppiati in due fori ravvicinati, come si vede nei flauti dolci di costruzione moderna. Antonio Vivaldi scrisse tre concerti per flautino, uno strumento che probabilmente è quello che oggi chiamiamo flauto dolce sopranino, anche se nel XX secolo le esecuzioni di queste composizioni hanno utilizzato solitamente un ottavino. Gli strumenti di questo periodo[8] avevano minore conicità e cameratura più ampia rispetto agli strumenti di epoche successive; richiedevano un maggior dispendio di fiato a fronte di un suono più pieno e di maggior volume. Nel XVI secolo non solo i flauti dolci, ma tutti gli strumenti melodici (tromboni, bombarde, viole da braccio e da gamba e perfino gli antenati del fagotto) costituivano "famiglie" formate da "soprano", "contralto", "tenore" e "basso". Gli strumenti di epoca barocca erano costruiti in legni molto duri, come il bosso o l'ebano. Fin dall’inizio un flauto dolce Moeck Particolarmente ai principianti occorrono buoni strumenti così che fare musica sia divertente e lo studio valga lo sforzo. Spesso decidere quale flauto contralto comprare può diventare un problema, soprattutto se non siete esperti in materia. [15] Il flauto dolce, inoltre, non pone ai principianti i problemi di intonazione tipici degli strumenti ad arco[16], né i problemi di acquisizione dell'imboccatura che si incontrano in quasi tutti gli altri strumenti a fiato, sia labiali, che ad ancia, che a bocchino. È considerato uno strumento di raddoppio per i sassofonisti.[1]. Ai Docenti In questo libro presento un percorso didattico per lo studio del flauto dolce Soprano e Contralto, un primo approccio alla lettura delle note ed alcune orchestrazioni a più voci, con differenti livelli di abilità. Chi suonava il flauto dolce poteva inoltre suonare i pezzi per flauto traverso con il flauto di voce, ossia una sorta di flauto tenore in re: immaginando una chiave di sol sulla prima linea e suonando come se fosse uno strumento in fa, l'effetto è quello della tonalità richiesta. Il foro inferiore si apre e si chiude con il pollice della mano sinistra; viene lasciato chiuso per ottenere le note dell'ottava inferiore e scoperto parzialmente o totalmente per quelle dell'ottava superiore. Il flauto contralto è uno strumento a fiato della famiglia dei legni. Nella letteratura classica, il flauto contralto è spesso associato agli spartiti di Igor' Fëdorovič Stravinskij e Maurice Ravel: entrambi usarono i coloriti effetti dello strumento in vari contesti. Visita eBay per trovare una vasta selezione di flauto dolce contralto. Ma non disperate! Tutti gli strumenti a fiato costruiti per una stessa cappella erano accordati su uno stesso La, ma quest'ultimo poteva variare moltissimo fra una cappella e l'altra (anche di più di mezzo tono). Le spedizioni vengono effettuate con Le modifiche apportate ebbero effetto sul timbro (per la conicità più accentuata, che determina una prevalenza delle armoniche dispari nello spettro del suono emesso) e lo resero uno strumento completamente cromatico su due ottave. Un flauto dolce contralto molto conosciuto, fu costruito da suo figlio Jakob Denner che, dopo la morte del padre (1707), proseguì l'attività con il fratello. È uno strumento traspositore e legge in chiave di sol (con effetto una quarta più in basso rispetto alle note scritte). Johann Sebastian Bach scrisse il suo quarto Concerto Brandeburghese, oggi suonato con flauti dolci, per due "flauti d'echo", un termine che lascia qualche interrogativo sul tipo di strumento richiesto. Gli altri sono impiegati prevalentemente in consort. Ron Korb ha iniziato a suonare il flauto dolce nella scuola elementare ed è poi passato nella sua adolescenza in una band irlandese di pifferi e tamburi. Molti compositori importanti prescrissero esplicitamente l'uso flauto dolce nelle loro opere. Una cinquantina di strumenti tuttora esistenti portano il marchio della famiglia italiana Bassano, costruttori di strumenti a fiato di grande notorietà in tutta Europa nel XVI secolo. Nel corso del XVII secolo il flauto dolce fu modificato in maniera significativa: i maggiori cambiamenti costruttivi sono attribuiti alla famiglia Hotteterre, attiva a Parigi fra la metà del XVII secolo e la metà del secolo successivo. Come l'ocarina e il tin whistle, appartiene alla famiglia dei flauti dritti, in cui l'emissione del suono è provocata dall'incanalamento dell'aria in un condotto, ricavato nell'imboccatura dello strumento, che la dirige contro un bordo affilato (detto labium): l'oscillazione della colonna d'aria fra l'esterno e l'interno del labium mette in vibrazione l'aria contenuta nello strumento. Il flauto dolce si distingue per la presenza di otto fori (sette frontali, più il portavoce ), laddove altri strumenti della stessa famiglia ancora in uso, ad esempio nella musica popolare irlandese, hanno normalmente sei fori, così come in origine anche il flauto traverso prima dell'intervento di Theobald Boehmnel 1832. 2 e 4, oltre che in 19 cantate e nella Passione secondo Matteo. Ultimo aggiornamento: 03-Feb 04:39. Se usi … Lo schema di base del flauto a fischietto è molto comune e ne fa uno strumento molto antico. I prezzi includono l'IVA locale Spedizione gratuita per acquisti di un importo superiore a € 199 La ricerca non ha dato risultati :-(Uno dei filtri ultizzati ha . Il flauto contralto è considerevolmente più lungo e ha un diametro maggiore rispetto al flauto in do, richiedendo più fiato da parte dell'esecutore. Le taglie del flauto dolce in quest'epoca sono quindi assai numerose (più di qualunque altro strumento coevo): gli strumenti più acuti (soprani e contralti) appartenevano alla famiglia di 4', quelli più gravi (gran bassi) alla famiglia di 8', mentre quelli intermedi (tenore e "bassetto") erano usati come strumenti gravi nella famiglia di 4' oppure come strumenti acuti nella famiglia di 8'. Aulos Propone un flauto dolce contralto dalla diteggiatura barocca.Composto da 3 pezziIn resina sintetica (ABS) Colore marroneFodero compreso. Si fa risalire l'origine dello strumento al XIV secolo anche se alcuni documenti pittorici fanno pensare ad un'origine anteriore. È stato anche usato da Howard Shore nelle musiche della trilogia del Signore degli Anelli e da molti altri compositori contemporanei. Il flauto dolce contralto di Thomas Stanesby senior, della collezione di Frans Brüggen, Amsterdam, affascina per la sua eccezionale sonorità. Per contro, il fatto che l'imboccatura del flauto dolce possa essere anche molto lontana dalla bocca dell'esecutore (negli strumenti più lunghi l'aria viene soffiata attraverso un tubo di ottone detto ritorta) permette di realizzare strumenti molto lunghi (e quindi con tessitura molto bassa), cosa assai più problematica per i flauti traversi. Gli strumenti erano costruiti in legno di acero o di pero, o in altre essenze con simili caratteristiche; flauti soprani e contralti erano talora costruiti anche in bosso o in avorio. Il problema è che mi risulta impossibile *non* pensarlo in DO, per cui ad es. Lo csakan era spesso costruito nella forma di un bastone da passeggio, con la testata nell'impugnatura, a somiglianza di alcuni strumenti popolari ungheresi. 1-20), 2 Flauti Dolci Contralti (Nn. FLAUTO DOLCE CONTRALTO YAMAHA YRA 27III Un perfetto punto di partenza..... Un flauto dolce contralto che, per il suono caldo e la precisa intonazione, ben si adatta a tutte le esecuzione in ensemble. È l'estensione immediatamente più grave del flauto in do.. Altri sostengono che Bach volesse indicare uno strumento chiamato appunto flauto d'eco, un esemplare del quale è visibile a Lipsia, costituito di due flauti dolci in Fa, collegati tramite cinghie di cuoio, e disposti per avere volumi diversi. per flauto dolce sistema tedesco, soprano/tenore e contralto Le figure mostrano le diteggiature più comuni per flauto dolce soprano / tenore e contralto a metodo tedesco. I flauti "gran bassi" sono oggi usati solo da pochissimi esecutori, e nella loro versione rinascimentale originale (ad esempio dal Wiener Blockflöten Ensemble o dall'ensemble The Royal Wind Music). Il flauto dolce (detto anche flauto a becco o flauto diritto) è uno strumento musicale della famiglia degli aerofoni[1]. Attualmente (XXI secolo) gli interpreti professionisti usano flauti che riproducono con la massima aderenza possibile esemplari superstiti di strumenti coevi al repertorio eseguito; pertanto i flauti dolci con taglie e caratteristiche "moderne" sono oggi usati per la musica contemporanea, e per il resto confinati all'uso didattico e amatoriale. Fra i primi autori del Novecento a scrivere opere originali per flauto dolce si trovano Paul Hindemith (1932) e diversi suoi allevi, e in seguito Benjamin Britten, Edmund Rubbra, Luciano Berio, Jürg Baur, John Tavener, Malcolm Arnold, Michael Tippett, Leonard Bernstein, Erhard Karkoschka, Mauricio Kagel, Kazimierz Serocki, Gordon Jacob, Bertold Hummel. Nei secoli XVII e XVIII numerose raccolte erano pubblicate senza l'indicazione dello strumento di destinazione (dato che potevano essere eseguite indifferentemente con diversi strumenti) o con indicazioni alternative[18]; fino alla metà del '700 circa la semplice indicazione "flauto" si riferisce solitamente al flauto dolce (contralto in fa, talvolta il soprano in do), mentre il flauto traverso viene esplicitamente indicato con nomi come flauto traverso, flauto traversiere, traversa, flauto tedesco; tuttavia, a volte non è immediatamente chiara la destinazione dei pezzi e occorre esaminare la musica per determinare il tipo di flauto richiesto[19]. Lo strumento venne riscoperto nell'ambito del movimento di riscoperta della musica antica, nella prima metà del secolo, ad opera di Arnold Dolmetsch in Inghilterra, degli insegnanti del Conservatorio di Bruxelles - dove Dolmetsch aveva studiato - e nei concerti tenuti alla Bogenhausen Künstlerkapelle (l'orchestra degli artisti di Bogenhausen) in Germania, dove nello stesso periodo operavano, a favore del flauto dolce, anche Wilibald Gurlitt, Werner Danckerts e Gustav Schecky. Fino alla fine del XVI secolo, praticamente in nessuna composizione è esplicitamente indicato uno specifico strumento (se si eccettuano le intavolature per strumenti a tastiera). Di tanto in tanto, il flauto dolce viene anche usato nella musica pop e rock, per esempio in canzoni dei Beatles, dei Rolling Stones, di Jimi Hendrix o di Led Zeppelin. il cambio di denominazione avvenne già all'inizio del XVII secolo, come risulta dal trattato di Praetorius. La misurazione in piedi di un registro d'organo si basa sulla lunghezza della canna corrispondente al tasto più grave della tastiera, solitamente il do 1, che nei registri che suonano all'unisono con la voce umana è lunga 8'; un registro che suona all'ottava superiore sarà quindi detto di 4', mentre se all'ottava sotto sarà di 16'. Dalla metà del diciottesimo secolo il flauto traverso ottiene sempre più apprezzamento a scapito del flauto dolce. 7 (Leningrado), per esempio, e in alcuni passaggi della suite I pianeti di Gustav Holst. Lo Yamaha YRA314B III è un Flauto dolce contralto con diteggiatura barocca con una grande estensione, semplice da suonare e che non necessita di [...] In Inghilterra il flauto dolce era estremamente popolare come strumento amatoriale; oltre a numerose trascrizioni per flauto di sonate originariamente destinate ad altri strumenti, furono pubblicate raccolte di sonate e concerti espressamente dedicate al flauto da parte di compositori tedeschi o italiani che lavoravano a Londra, in primo luogo Georg Friedrich Händel che rielaborò come sonate per flauto e basso continuo sue precedenti composizioni di successo (inclusi concerti per organo e archi), e inoltre Johann Christoph Pepusch, Gottfried Finger, Nicola Matteis, Giuseppe Sammartini (a cui è dovuto un concerto per flauto dolce soprano e archi), Francesco Maria Veracini, Francesco Barsanti e molti altri compositori non attivi in Inghilterra ma colà molto apprezzati, fra cui Francesco Mancini. Gli strumenti più gravi della famiglia hanno delle chiavi che permettono di chiudere i fori sul trombino. Scopri le migliori offerte, subito a casa, in tutta sicurezza. Altre raccolte dello stesso genere, per lo più anonime, furono pubblicate in Olanda (Der Gooden Fluyt Hemel, 1644) e in Inghilterra (The division flute, 1708). In alcune famiglie di strumenti (come nei flauti dolci), tutte le estensioni suonavano, rispetto alla voce umana dello stesso nome, un'ottava sopra; in altre famiglie le estensioni risultavano abbassate di un'ottava (come in alcuni strumenti ad ancia). Un piede organaro equivale a circa 32 cm. Il musicologo Thurston Dart credette che si trattasse di uno strumento di origine francese ("flageolet") simile al flauto dolce ma intonato un'ottava sopra, che in quegli anni era piuttosto noto grazie all'uso che di esso faceva un virtuoso londinese di origine francese, James Paisible. 44-56, Mersenne (1436) distingue ancora le due famiglie chiamandole rispettivamente. Nei primi anni del XIX secolo comparve uno strumento chiamato csakan, molto simile al flauto dolce e con la stessa diteggiatura, probabilmente inventato da Anton Heberle (che lo usò per la prima volta in un concerto nel 1807). Il semplice flauto dolce per principianti è diventato uno strumento di alta qualità assolutamente affidabile, ovunque apprezzato. Alcuni modelli molto diffusi di flauti per uso scolastico sono tuttora disponibili con l'una o con l'altra diteggiatura: questo causa non infrequenti confusioni da parte di acquirenti inesperti. Nelle suite francesi, il primo movimento di danza (allemande) doveva essere preceduto da un preludio, e se questo non faceva parte della suite era improvvisato dallo strumentista (senza basso continuo). Gli strumenti di epoca rinascimentale tuttora conservati sono relativamente pochi[12], se rapportati alla diffusione del flauto dolce all'epoca, ma comunque largamente sufficienti a fornire informazioni precise sulle loro caratteristiche sonore e costruttive: notevoli sono una famiglia (incompleta) di strumenti, conservata a Norimberga ancora in condizioni suonabili, tre strumenti di grossa taglia conservati al Kunsthistorisches Museum di Vienna, e tredici flauti conservati nel Museo dell'Accademia Filarmonica di Verona. Nel caso dei flauti dolci, la composizione della famiglia è cambiata nel corso dei secoli. 21-30), Flauto Dolce Contralto e Basso Continuo (Nn. I flautisti hanno a disposizione un vastissimo repertorio di epoca rinascimentale, eseguibile con una famiglia di flauti dolci oppure insieme ad altri strumenti (broken consort): musiche di danza, fantasie e ricercari, esecuzione strumentale di madrigali e chansons. In particolare, il trattato Opera intitulata Fontegara (1535) di Silvestro Ganassi dal Fontego è specificamente dedicato al flauto dolce. L'ultima apparizione di qualche rilievo del flauto dolce è nell'opera di Gluck, Orfeo ed Euridice del 1762, dove viene usato come suono evocativo dell'aldilà.