Oppure come quando la famiglia di Theresa in una settimana fu costretta a caricare tutti i propri oggetti di valore su un furgone per poterli salvare. E preferiscono andar via da Curon, un luogo con ben poche prospettive e un passato devastato. Nonostante l’interessamento e l’opposizione delle popolazioni locali, il sostegno del parroco del luogo Alfred Rieper e l’udienza concessa da papa Pio XII al comitato che era giunto fino a Roma per portare le proprie rivendicazioni, il progetto venne ultimato con il lavoro di 7.000 operai. "Siamo stati defraudati", dice Alois Prieth. Tra le montagne e gli alberi, in un contesto naturalistico che non ha nulla da invidiare agli altri paesaggi montani, il campanile risalente al 1357 rimane l’unico superstite di quella volontà politica ed imprenditoriale, un simbolo del borgo sommerso nel 1950 così potente da essere stato scelto come stemma del comune della nuova Curon Venosta. Curon, il supernatural drama in 7 episodi, narra la storia di Anna (Valeria Bilello) che decide di tornare nella città natale con i suoi gemelli Mauro (Federico Russo) e Daria (Margherita Morchio). Come va oggi a Curon? Il Passo Resia è uno dei più importanti collegamenti tra nord e sud. Copyright © 2016 Passaggi Lenti. In un angolino tra Svizzera, Austria e Italia la popolazione di un intero comune venne spodestata, le loro case distrutte. Nessuno a Curon, sia uomini che animali, riusciva ad abituarsi alla perdita subita. L’attesa serie fantasy thriller tutta italiana Curon, arriva su Netflix mercoledì 10 giugno (regia di Fabio Mollo e Lyda Patitucci, sceneggiatura a cura di Ezio Abbate, produzione Indiana Production). "Il lago è un dato di fatto, di certo non andrà via", dice, "per cui dobbiamo trarne il meglio che possiamo". Ormai è passato più di mezzo secolo ma gli occhi di Theresa Theiner si velano ancora di tristezza quando racconta la storia di Sultan. "Andava sul luogo dove una volta sorgeva la casa e cercava il tavolo", racconta Theresa Theiner, "quando poi tutto fu tutto inondato, andava fino a lì nuotando e dovevamo riportarlo a casa in barca". “PASSAGGI LENTI A ROMA” DI ALESSANDRA LA RUFFA, Per gli appassionati di trekking: ItaliadeiCammini.it, Per gli appassionati di storia: Storiamo.it. Dal chiaro lago di Resia, lungo sei chilometri, e davanti alle maestose montagne della selvaggia Vallelunga, emerge solitario un campanile sommerso.La storia, però, che sta dietro a quest’immagine da cartolina, “il campanile nel lago”, è molto meno idilliaca. Solo il campanile romanico di Curon è sopravvissuto. Il Passo Resia è uno dei più importanti collegamenti tra nord e sud. Alois Prieth aveva quattordici anni quando Curon fu sommersa. Da circa dieci anni è stato costruito un parcheggio con settantacinque posti auto lungo le sponde del lago.Un paio di metri più avanti due coppiette si scambiano le loro fotocamere: tutti vogliono una foto ricordo con la torre del paese sommerso sullo sfondo. Nella nuova abitazione il cane non trovava nessun altro posto che fosse confortevole come sotto il tavolo della cucina. Campi, strade, masi…tutto portato via. Solo poche famiglie hanno potuto ricrearsi una nuova vita a poca distanza dal lago. Ecco i dettagli. UN VIAGGIO NEL PASSATO DI CURON. Durante una passeggiata lungo le rive del lago gesticola agitando una mano in aria, mentre con l’altra stringe il proprio cellulare. E preferiscono andar via da Curon, un luogo con ben poche prospettive e un passato devastato.Nel nord della Val Venosta la vita è molto dura. Durante i rigidi inverni, quando il lago si ghiaccia, è possibile raggiungere il simbolo di Curon Venosta a piedi, solcando la coltre di ghiaccio che si forma sul bacino lacustre. Abitata da poco più di duemila individui, Curon ha una lunga storia e, purtroppo, un passato di distruzione. La storia di Curon Venosta, a 70 anni dai fatti, sembra essere ancora al centro dell'attenzione di molti. Il campanile della chiesa medievale di Santa Caterina è l’unico superstite di quella volontà di radere al suolo un paese, senza il rispetto per la storia, le tradizioni ed i luoghi di una comunità che si è vista togliere quei pochi beni che deteneva. Traduzione: Dora VannetielloImmagini: Jakob Hoff. Vi era indicato il nuovo livello della diga: 22 metri. Le famiglie hanno ricevuto degli indennizzi assolutamente insufficienti per poter riprendere le loro vite così com’erano. Come molti cani, anche lui aveva il suo posticino preferito, da cui con distanza poteva osservare le attività degli uomini: Sultan amava stare sotto il tavolo della cucina della locanda Traube Post. In un angolino tra Svizzera, Austria e Italia la popolazione di un intero comune venne spodestata, le loro case distrutte. In passato per questo motivo si creavano addirittura code lungo la strada. Tra loro c'è Curon, in provincia di Bolzano, la cui storia di città sommersa ha ispirato una serie TV di Netflix di genere soprannaturale. Le case dei contadini – come raccontato magistralmente nel romanzo “Resto Qui” (Einaudi, 2018) da Marco Balzano – sono state distrutte e compensate con poche lire di indennizzo, lasciando centinaia di famiglie senza nulla, senza la loro storia. Una storia che ci dice molto, in una forma ibrida che si aggroviglia tra fonti, aneddoti, ricordi e … In paese non si levò alcuna obiezione. Quando la donna sparisce toccherà ai figli guardare in faccia al passato e … La tradizione alberghiera della famiglia non è stata interrotta dalla diga, sebbene l’inondazione abbia comunque segnato il loro rapporto con il territorio. In paese non si levò alcuna obiezione. Oltrepassandolo, i turisti osservano con il naso incollato ai finestrini l’enorme lago in mezzo al quale si erge la vecchia torre del '300. Il lago più grande dell’Alto Adige è nato dalla costruzione della diga per la centrale elettrica, le acque hanno invaso il vecchio paese e ne è rimasto solo il campanile. È persino nata una piccola scuola di kite-surf. La torre oggi è ancora lì, si erge nell’acqua azzurra ed è forse la costruzione più ironica dell’Alto Adige, al contempo tragica e comica.La maggior parte dei cittadini di Curon sono stati costretti a emigrare. 7 commenti a “città sommersa” 5 Dicembre 2009 alle 17:07 Diana Cocco (Senior) scrive: Curon, in Alto Adige sempre bello questo lago con il famoso campanile e la sua passeggiata intorno. Il lago di Resia è protagonista in questa nuova serie originale italiana trasmessa da Netflix, prodotta da Indiana Production e diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci. "Il lago è un dato di fatto, di certo non andrà via", dice, "per cui dobbiamo trarne il meglio che possiamo". Era fondamentale che il patrimonio altoatesino dei saperi e dei costumi venisse cancellato in favore del concetto di italianità, idea che doveva contraddistinguere tutta la nazione dalle Alpi alla Sicilia. Come va oggi a Curon? In un attimo il paesino di Curon non c’era più. Come se non bastasse, a questo si aggiunse nel 1923 l’intenzione, da parte della società Montecatini, di costruire una centrale idroelettrica attraverso lo sfruttamento di un bacino artificiale. Quando l’industrializzazione negli anni ’20 e ’30 giunse in Alto Adige la richiesta di energia elettrica era in aumento. Così nascono yogurt, burro e confezioni del latte. Quando una diga per la produzione di energia idroelettrica venne costruita nei pressi del Passo di Resia, dove nasce l’Adige, il paese di Curon (Graun) e parti di Resia (Reschen), come anche gli antichi abitati di Arlung, Piz, Gorf e Stockerhöfe vennero sommersi dalle acque nell’estate del 1950. Sessant’anni dopo l’inondazione, nell’ottobre del 2010, gli abitanti di Curon hanno voluto ricordare la scomparsa del loro paesino. Solo il campanile romanico di Curon è sopravvissuto. Si ammalò e furono costretti a sopprimerlo. Città sommersa di Baia, un sito archeologico di straordinario interesse.Una vera e propria “Pompei subacquea” per la straordinaria ricchezza di reperti archeologici conservati a circa 5 – 7 metri sotto il livello del mare.. Un vero e proprio museo subacqueo scoperto nel 1956 dal comandante Raimondo Bucher. A poco a poco Norggler vuole riprendersi il territorio sommerso. Mentre andiamo racconta di nuovo del San Bernardo Sultan. Unico superstite di questa devastazione, il campanile fu risparmiato in quanto edificio di … Nel 2018 Marco Balzano ha dedicato il libro "Resto qui" alla vicenda di Curon Venosta e della costruzione del lago artificiale che unì i due laghi naturali preesistenti e sommerse in parte l'abitato di Resia e completamente quello di Curon. Secondo una leggenda locale, il campanile della chiesa, unica parte rimasta scoperta dopo un'inondazione, suonerebbe nei periodi invernali. Parti del paese sarebbero così rimaste intatte. Ti alleni meglio in palestra o lavorando al maso? Nel 1940 venne affisso un ordine del Genio civile di Bolzano. Grazie a numerose centrali idroelettriche. La diga è stata però costruita molto tempo fa e i giovani non vogliono ereditare le beffe del destino che affliggono i loro nonni. La città sommersa è quella dei ricordi e degli avvenimenti storici raccontati dai compagni di partito, attivisti, avvocati e amici che tratteggiano un giovane uomo prima che diventi padre e che Marta, l’io narrante, per prima ha la necessità di scoprire e che racconta con rara bellezza. Vi era indicato il nuovo livello della diga: 22 metri. Si è tenuta una commemorazione ed è stata inaugurata una mostra. I laghi naturali di Curon e di Resia vennero riuniti in un unico grande lago. Poi arrivò di nuovo la guerra a bloccare il progetto con il suo carico di morti, la penuria di cibo e la mancanza di finanziamenti. Negli anni Venti si riprese quel progetto che prevedeva la costruzione di una diga, pur non contemplando l’immersione dei paesi di Curon e di Resia. Curon è la nuova serie originale italiana Netflix, prodotta da Indiana Production, che sarà disponibile dal 10 giugno 2020 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo Era necessario che la cultura filo-austriaca, veicolata anche dall’idioma, sparisse da queste terre percepite così straniere. Tommaso è come l'alter ego di Kurosawa: attraverso la sua capacità di guardare e percepire il mondo, riesce a trasferirsi dentro le opere di altri artisti, diventa degno di scoprirle "dall'altro lato", e in questo modo scoprire di … Si tratta dell’architetto di Curon, che tra l’altro non è originario di queste zone. "Il mio sogno sarebbe una scuola di vela", afferma Heinrich Noggler. Facciamo la foto in riva al lago e mentre torniamo Theresa si rende conto che negli ultimi sessant’anni non era mai stata così vicina al lago. E d’estate con appena quattordici gradi non è un paradiso per i bagnanti. Il livello dell’acqua fu portato a 22 metri, le stalle, i campi, le povere abitazioni dei contadini che abitavano qui vennero sommerse, centinaia di ettari di terra lasciarono il posto alla modernità ed alla necessità di produrre energia. Curon è una serie tv del 2020 targata Netflix Italia, composta da sette episodi da circa un’ ora ciascuno, di presunto stampo teen/horror. Con orgoglio il sindaco allunga il braccio, indicando l’orizzonte del lago. Theresa porta una parure in abbinamento al suo pullover azzurro. Nessuno a Curon, sia uomini che animali, riusciva ad abituarsi alla perdita subita. Si rifiutava persino di salire le scale della nuova casa. Una città sommersa, un viaggio indietro nel tempo fino al Medioevo e l'oro bianco famoso in tutto il mondo: sulla pista ciclabile c'è molto da scoprire Il punto di partenza della pista ciclabile della Val Venosta è Curon al lago di Resia a oltre 1.500 m s.l.m. (Accadeva) ieri. Mistero, leggenda, sovrannaturale. "Quest’anno abbiamo colmato parte della baia e riguadagnato terreno", dice. Come il giorno in cui le cantina erano così piena d’acqua che fu necessario stendere delle assi per poter raggiungere le botti di vino. Finora purtroppo c’è solo un locale che possiede una barca a vela sul lago. La funivia: da soluzione alpina a mezzo di trasporto in città . "Alcuni tra i più anziani sono morti per il dolore", dice Theresa. Solo Sultan non comprendeva perché il tavolo della cucina non c’era più. Dalle acque del lago di Resia, in Trentino Alto-Adige, emerge il campanile di una vecchia chiesa sommersa. Perlomeno da un paio di anni è meta dei migliori kite-surfer d’Europa. A poco a poco, innalzandosi il livello dell’acqua, il paese di Curon scomparve. Usiamo i cookies per poter configurare in modo ottimale e migliorare costantemente questo sito internet.Continuando ad utilizzare questo sito fornite il vostro consenso all'utilizzo dei cookies. I preparativi iniziarono subito. Le famiglie che persero tutto furono 150, alcune emigrarono, altre accettarono di vivere nelle nuove abitazioni costruite dalla Montecatini sul lato orientale della valle, sradicate per sempre dai loro luoghi. La riva è a meno di trecento passi da casa sua.Testo: Lukas EberleTradotto e adattato da un reportage del "Premio Media Alto Adige 2010" Ora il lago di Resia, lungo 6 metri e posto all’altitudine di 1498 metri, rappresenta il bacino lacustre più grande dell’Alto Adige, un luogo amato dai visitatori e dai turisti che giungono nel borgo per godere delle bellezze e dei silenzi montani. Ci si conosce tutti, tanto che si dice che ci si veda attraverso i muri. Durante una passeggiata lungo le rive del lago gesticola agitando una mano in aria, mentre con l’altra stringe il proprio cellulare. Oggi Curon ha solo quattrocento abitanti. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. Lo Stato aveva deciso di erigere una diga, proprio nel punto in cui sorgeva il paesino, per produrre energia elettrica per il nord Italia. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. I genitori di Theresa gestivano l’hotel nel centro del paesino di Curon. Un parco archeologico sommerso custodisce ancora le meraviglie di una Romana Sodoma. Parti del paese sarebbero così rimaste intatte. Leggi su Sky TG24 l'articolo Curon, ecco il cast della serie tv su Netflix. Una serie drammatica, dai risvolti sovrannaturali che, attraverso le vicende dei protagonisti trasporta lo spettatore in un incredibile viaggio, quello sommerso tra i misteri di Curon. To see this page as it is meant to appear, please enable your Javascript! Manni Nössing e gli altri viticoltori ribelli. Scopri in un enertour l'esperienza altoatesina nel settore energetico. Non per disinteresse, piuttosto perché era scritto tutto in lingua italiana, che a quei tempi a Curon nessuno era in grado di parlare. Sultan era il San Bernardo della famiglia Theiner. Negli anni '40 a Curon si sospettava l’inondazione, ma si supponeva che il livello del lago venisse innalzato di soli cinque metri. Per lui non c’è stato un lieto fine. A distanza di cinque anni dalla fine della seconda guerra mondiale in un piccolo comune nel bel mezzo dell’Europa dominavano condizioni simili a quelle belliche. Ultima Modifica il 20 Novembre 2020. La città, italiana dal 1918, è stata varie volte occupata ed altre bombardata, come nel 1945, durante il secondo conflitto mondiale. La prima stagione è composta da sette episodi e ambientata in Alto Adige, nel piccolo comune di Curon Venosta della provincia autonoma di Bolzano. Graun (Curon Venosta), la città italiana sommersa dall’acqua. Nel 1950 la costruzione di una grande diga costrinse gli abitanti – che si … Il paese di Curon, a 1.520 m.s.l.m., si trova sulla riva orientale del Lago di Resia, dove imbocca la Vallunga. Solo Sultan non comprendeva perché il tavolo della cucina non c’era più. Il Genio civile riebbe il suo pezzo di carta e una ditta di Milano, la Montecatini s.p.a., vinse la gara d’appalto. Sa bene quanto conti l’apparenza nell’ambiente dell’ospitalità. Si è tenuta una commemorazione ed è stata inaugurata una mostra. Si portò via Curon Venosta e Resia, che furono poi costruiti più lontano. Curon è l ’ultimo abitato ... Al termine del conflitto il Trentino e l’Alto Adige/Südtirol divennero territorio italiano e la città di Trento capoluogo. Ma il caso più celebre di città sommersa italiana – senza scomodare i reperti che da millenni riposano nelle acque del litorale romano o di Napoli – è quello di Curon Venosta, in Alto Adige. Ulteriori informazioni. Clicca qui e consulta il Media Kit di Passaggi Lenti. Sotto il regime fascista in tutta l’area dell’Alto Adige iniziò un processo di italianizzazione forzata che prevedeva la messa al bando dell’insegnamento del tedesco nelle scuole altoatesine, il divieto di utilizzare la lingua germanica, il licenziamento dei funzionari tedeschi che lavoravano negli apparati amministrativi. Siamo in provincia di Bolzano, poco prima del confine con l’Austria, in quella Val Venosta conosciuta per le passeggiate in montagna, i castelli, i monasteri, la cultura contadina e anche per quel campanile che emerge prepotente da uno specchio d’acqua, un’immagine che è diventata famosa per la sua unicità e particolarità. In un attimo il paesino di Curon non c’era più. Una domanda adatta al sindaco Heinrich Noggler, soprannominato il re del paesino. Colpirono le auto degli ingegneri coinvolti nella costruzione della diga. Lo Stato aveva deciso di erigere una diga, proprio nel punto in cui sorgeva il paesino, per produrre energia elettrica per il nord Italia. La maggior parte degli abitanti possiede un maso, bovini e un pezzo di terra – ma questo non basta più per vivere. Durante i rigidi inverni, quando il lago si ghiaccia, è possibile raggiungere il simbolo di Curon Venosta a piedi, solcando la coltre di ghiaccio che si forma sul bacino lacustre. Non occorre recarsi alla ricerca della leggendaria Atlantide per trovare le spoglie di una città perduta sotto le acque. Escursionisti e gruppi di motociclisti passano di qua continuamente.Già il bisnonno di Theresa gestiva la locanda, in seguito passata a suo figlio. "Solo quando giunsero i carabinieri con le pistole, ci siamo fatti da parte", dice Alois Prieth, che allora era solo un quattordicenne. Dieci anni fa la comunità ha ottenuto delle partecipazioni ai profitti ottenuti attraverso la corrente elettrica prodotta dalla diga. Clicca qui e consulta il Media Kit di Passaggi Lenti. Ogni sguardo su quell’acqua risveglia rabbia e sofferenza. L’idea era stata lanciata già nel decennio precedente sotto il dominio austriaco ma poi era stata messa da parte. Prima che l’acqua sommergesse il paese di Curon Venosta, tutti i suoi edifici furono demoliti, inclusa la sua chiesetta; attualmente, non c’è quindi nessuna città sommersa sul fondo del lago. Ma la pianificazione della diga e della centrale idroelettrica riprese nel dopoguerra e la Montecatini portò a termine il progetto nel 1949. Grauner See o Mittersee) e il lago di San Valentino alla Muta.La costruzione di una grande diga nel 1950 unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l'antico abitato di Curon Venosta che venne ricostruito più a monte. Gli abitanti che si sono stabiliti nella nuova Curon da allora hanno sempre considerato il lago come un invasore appena fuori alle loro porte. "Andava sul luogo dove una volta sorgeva la casa e cercava il tavolo", racconta Theresa Theiner, "quando poi tutto fu tutto inondato, andava fino a lì nuotando e dovevamo riportarlo a casa in barca". Campi, strade, masi…tutto portato via. ... Sospesi a mezz'aria La funivia: da soluzione alpina a mezzo di trasporto in città. Per proposte di collaborazione, informazioni o suggerimenti scrivici a [email protected]. Per gli anziani è importante trasmettere la loro storia ai più giovani. Nella nuova abitazione il cane non trovava nessun altro posto che fosse confortevole come sotto il tavolo della cucina. Il lago di Resia è protagonista in questa. Sorry, you have Javascript Disabled! Nel 1940 venne affisso un ordine del Genio civile di Bolzano. Visualizza la mappa di Curon Venosta - Lago di Resia - CAP 39027: cerca indirizzi, vie, cap, calcola percorsi stradali e consulta la cartina della città: porta con te gli stradari Tuttocittà. 'Città sommersa' è sì un romanzo, ma è anche una ricostruzione piena di luce per ricordare L.B., quel ragazzo sommerso che si faceva spazio nelle difficili dinamiche degli anni che vengono qui ripercorsi e raccontati. amanti della storia / 1 agosto 2014. Curon Venosta, con 163 case e 523 ettari di terreni coltivati, venne subissata dall’attuale lago, lungo 6 km. Alle estreme propaggini dell’Italia, in una terra di confine appartenuta fino alla Prima Guerra Mondiale all’impero austro-ungarico, si aprono il lago di Resia ed il paese di Curon Venosta, un borgo di due migliaia di residenti perlopiù di madrelingua tedesca. Il Campanile nel lago - il simbolo della Val Venosta è a un tempo fiabesco e affascinante. Energia pulita al 100% Oltrepassandolo, i turisti osservano con il naso incollato ai finestrini l’enorme lago in mezzo al quale si erge la vecchia torre del '300. I contenuti presenti sul sito www.passaggilenti.com non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti agli autori o collaboratori del sito. Un sentiero lungo la storia della produzione di energia elettrica in Alto Adige. In passato per questo motivo si creavano addirittura code lungo la strada. Il campanile dell’antica chiesa sommersa di Curon, oggi, attira l’interesse di numerose persone che vengono qui per immortalare questa particolarità del luogo. Il sindaco di Curon vuole portare più turismo al lago e al contempo pacificare i cittadini con le acque da cui sono circondati. A quel punto Theresa, le sue tre sorelle e i suoi genitori erano già stati trasferiti. Curon, ancora non sommersa. Si rifiutava persino di salire le scale della nuova casa. Theresa aveva diciotto anni quando Curon venne sommerso. Eppure da nessun’altra parte questi contrasti sono così forti come qui.Oggi ritroviamo Theresa Theiner, a settantotto anni, nella stube della locanda dell’hotel Traube Post - lo stesso hotel che i genitori hanno costruito dopo che il paese è stato inondato e che lei stessa ha gestito fino a poco tempo fa. Questa struttura, eretta verso la fine del 1700, fu sommersa assieme alla città di Krokhino, alla vicina Karlugino e ad altri piccoli centri durante la costruzione della diga del fiume Volga. La singolarità di quel giorno ha impresso indelebilmente i ricordi degli abitanti quasi come dei ricordi di guerra. Quasi un secolo fa nacque l’idea di riunire i due laghi naturali della Val Venosta del nord in un unico grande lago. Una città sommersa? A Curon un campanile solitario svetta in mezzo a un lago azzurro. Reinhold Messner: âSogno una vita autosufficienteâ. Theresa Theiner ci pensa e poi annuisce. Il sindaco di Curon vuole portare più turismo al lago e al contempo pacificare i cittadini con le acque da cui sono circondati. Le case che si trovavano al margine della diga d’innalzamento vennero abbattute dalla ditta Montecatini. Gli affari vanno bene. La passeggiata elettrica di Marlengo. Gli abitanti giurano che nelle giornate più ventose si sentano ancora le campane suonare. A questo si aggiunse il processo di un’immigrazione “italiana” che, nell’ottica fascista, doveva smorzare gli accenti germanofili delle popolazioni sudtirolesi nonché l’italianizzazione dei nomi e dei cognomi degli altoatesini, cancellando di colpo le radici familiari ed il senso di appartenenza al proprio popolo. Finché l’hotel, esattamente come tutte le altre abitazioni del comune, non è stato sommerso. Alcuni, in aggiunta, lavorano in Svizzera, dove c’è più lavoro, oppure in inverno nelle stazioni sciistiche. I laghi naturali di Curon e di Resia vennero riuniti in un unico grande lago. Un sorprendente angolo esotico nell’Agro Pontino, Il lago di Barrea nel cuore del Parco d’Abruzzo, fra natura e piccoli borghi, Mercatini di Natale di Bolzano, una magica atmosfera. Neanche quello bastò. L'Alto Adige produce il doppio dell'elettricità di cui ha bisogno. Una cosa simile è successa a Potosì, in Venezuela: la chiesa sommersa è tutto ciò che resta di una città della provincia distrutta dal governo, che decise di costruire una diga proprio qui. IL lago di Resia e la città sommersa Lago artificiale posto al confine con la Svizzera. Il compito non è di certo facile.In inverno il lago di Resia gela. Il vento è perfetto per questo sport. Il campanile dell’antica chiesa sommersa di Curon, oggi, attira l’interesse di numerose persone che vengono qui per immortalare questa particolarità del luogo. Ci spingiamo oltre, e le chiediamo se ha voglia di fare una foto sul lago. Storie di amore, memoria e resistenza si intrecciano così a una fedele ricostruzione digitale dei palazzi e … Non per disinteresse, piuttosto perché era scritto tutto in lingua italiana, che a quei tempi a Curon nessuno era in grado di parlare. Il compito non è di certo facile. Per richiederlo in formato PDF inviaci una mail. Da circa dieci anni è stato costruito un parcheggio con settantacinque posti auto lungo le sponde del lago. Città sommersa di Marta Barone, edito da Bompiani, è tra i 12 candidati al Premio Strega 2020. Secondo il sindaco Noggler si tratta di una sorta di risarcimento per danni morali.Theresa Theiner, ex direttrice dell’hotel Traube Post, non è così agguerrita. Gli abitanti osservavano tutto, impotenti, dalle baracche costruite in via provvisoria per loro dalla Montecatini.